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Una piccola rivincita dell’analogico sul digitale

Uno studio ha cercato di dimostrare quello che molti automobilisti dicono a voce, e cioè che avere uno schermo touch a volte è complicato

Una piccola rivincita dell’analogico sul digitale

La lotta tra analogico e digitale nel mondo dell’auto si gioca soprattutto all’altezza del touch screen. Ove una volta fiorivano bottoni, pulsanti, switch, manopole e rotelle oggi c’è un menu digitale attraverso il quale si può intervenire su tutto, anche in modo più profondo. Ma quale dei due sistemi è meno in grado di distrarci dalla guida? E quale è il più semplice e veloce da imparare?

Sebbene almeno una di queste due domande possa essere sulla carta di facile intuizione, la rivista automobilistica svedese Vi Bilägare ha deciso di vederci chiaro, e ha condotto un test per verificare se i touch screen sono effettivamente dannosi per la concentrazione e complessi da decifrare. Ebbene, le prove avrebbero confermato le tesi dei critici dell’evoluzione digitale, sancendo una vittoria di consolazione per i pulsanti analogici – in ogni caso destinati a essere a poco a poco messi da parte nel nome della volontà della maggioranza delle Case automobilistiche.

Comandi fisici o touch? Un test li mette a confronto

Ma è davvero così importante rendere le auto così digitalizzate? Lo schermo touch funziona come un piccolo computer, e come quest’ultimo non tutti i suoi elementi sono raggiungibili dalla homepage. La maggioranza sono invece in sottomenu o in punti anche lontani, intuitivamente, dal focus digitale. Nel mondo analogico, un’automobile ha tutto a portata di mano, e con un po’ di abitudine è fattibile regolare i pulsanti senza distogliere nemmeno lo sguardo dalla strada. Che poi è la cosa più importante, visto che gli incidenti provocati dalla distrazione sono tantissimi.

L’elettrificazione delle automobili e la guida autonoma potrebbero essere comunque target conseguibili dalle case automobilistiche senza la necessità di trasformare dei comodi pulsanti analogici in un software complesso. La mancanza di cablaggi e di ingombri, sostituiti da touch screen ultrapiatti, è certo da considerare; ma è davvero più importante di un sistema in grado di ridurre le chance di distrazione alla guida? Questo potrebbe essere, comunque sia, il prezzo da pagare nella trasformazione delle automobili da semplice mezzo di mobilità a luogo di intrattenimento.

FP | Samuele Prosino RIPRODUZIONE RISERVATA

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