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Tesla, la produzione rallenta a Shanghai

L'azienda ha deciso di sospendere gran parte delle operazioni presso la propria fabbrica cinese previste per l'ultima settimana del 2022

Tesla, la produzione rallenta a Shanghai

La produzione presso lo stabilimento Tesla di Shanghai rallenta nell’ultima settimana di dicembre. La casa automobilistica statunitense ha annullato il turno di lavoro mattutino previsto lo scorso sabato e si prepara a sospendere gran parte delle attività in questi ultimi giorni dell’anno. Il piano messo a punto da Tesla prevede lo stop alla produzione del SUV elettrico Model Y fino al 1 gennaio 2023: la motivazione ufficiale non è stata fornita dall’azienda, ma si pensa che la causa di questa nuova interruzione dei lavori sia legata alla crescita dei casi di positività da Covid-19 in Cina.

Ricordiamo infatti che recentemente il Paese asiatico ha allentato le misure di restrizioni per contenere la diffusione del virus, rendendosi probabilmente conto di quanto fosse utopistico l’obiettivo contagi zero. Secondo quanto riferito da Reuters, anche grazie a questa decisione del governo le infezioni da Covid-19 sono tornate ad aumentare, tanto che anche i lavoratori di Tesla e alcuni dei suoi fornitori si sono ammalati come parte di questa ondata, costringendo l’azienda ad affrontare non pochi grattacapi relativi alla produzione in loco. Alla situazione pandemica va poi aggiunto che da tempo Tesla è anche alle prese con livelli di inventario elevati dal momento che il suo secondo mercato più grande dopo quello statunitense si prepara a una forte recessione. Anche per questo motivo, nell’ultima settimana la produzione di Tesla a Shanghai si è concentrata maggiormente sui modelli da esportazione.

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Tornando al rallentamento previsto per l’ultima settimana dell’anno, lo stop alla produzione della Model Y in quel di Shanghai farebbe parte di un più ampio piano di ridimensionamento delle operazioni di assemblaggio: si parla di un taglio della produzione pianificata per il mese di dicembre della Model Y in Cina di circa il 30%. Al momento non è contemplata l’ipotesi ferie alla base di questa decisione: durante l’ultima settimana di dicembre dello scorso anno la Gigafactory di Shanghai ha regolarmente portato avanti le operazioni di produzione, dal momento che non è prassi consolidata che l’impianto chiuda per ferie a fine anno.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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