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Tesla, -12,2% nel primo giorno di contrattazioni del 2023. Pesano i timori sulla domanda e i problemi logistici

tesla, -12,2% nel primo giorno di contrattazioni del 2023. pesano i timori sulla domanda e i problemi logistici

Tesla, -12,2% nel primo giorno di contrattazioni del 2023. Pesano i timori sulla domanda e i problemi logistici

Continuano i guai per Tesla, anche nel 2023. La creatura di Elon Musk apre il 2023 in profondo rosso, con un -12,2%. L’ennesimo tonfo, dopo un 2022 che ha visto il titolo crollare del 65%, si spiega alla luce dei dati sulle consegne del 2022. Tesla, infatti, ha mancato le stime di Wall Street per colpa dei problemi logistici, del rallentamento della domanda, dell’aumento dei tassi di interesse e dei timori di recessione.

I numeri del 2022 restano comunque da record, perché la creatura di Musk ha venduto circa 1,31 milioni di vetture, quasi il 40% in più rispetto al 2021. Ne avrebbe però dovute consegnare più di 1,4 milioni per raggiungere il suo obiettivo iniziale: aumentare gli acquisti almeno del 50%. Target non centrato, anche a causa del blocco della produzione, di fine dicembre, nella fabbrica di Shanghai. Al suo interno, una nuova ondata di Covid ha colpito i dipendenti, impedendogli di lavorare.

La multa da 2,2 milioni di dollari in Corea

Un’altra notizia negativa giunge dalla Corea del Sud. L’autorità antitrust, la Korea Fair Trade Commission (Kftc), ha sanzionato Tesla con una multa di 2,85 miliardi di won (2,2 milioni di dollari) per aver fuorviato i consumatori coreani. Nello specifico, la Kftc accusa la casa automobilistica di Elon Musk di aver esagerato, dall’agosto 2019, “l’autonomia dei suoi veicoli con una singola carica, il loro rapporto costo-efficacia rispetto ai mezzi a benzina e le prestazioni dei suoi Supercharger” sul sito web locale ufficiale.

L’autorità ha poi aggiunto che l’autonomia delle auto Tesla scende fino al 50,5% in condizioni di freddo rispetto a quanto pubblicizzato online. Tesla, inoltre, avrebbe addebitato, senza motivo, un deposito ai consumatori per scoraggiare le cancellazioni degli acquisti online.

Il vice Musk in Tesla

Per risollevare le sorti della sua casa automobilistica il ceo di Twitter ha assegnato al capo cinese di Tesla, Tom Zhu, la supervisione diretta degli impianti di assemblaggio negli Usa. Di fatto si tratta di una promozione che lo rende il dirigente di più alto profilo dopo l’ad Elon Musk. A rivelarlo è Reuters che spiega come Zhu sia stato messo a in cima anche alle operazioni di vendita in Nord America ed Europa.

Senza perdere le mansioni precedenti, ossia il titolo di vicepresidente per la Grande Cina e le responsabilità come manager più anziano per le vendite nel resto dell’Asia. Dalla nomina viene fuori un vice Musk pronto a rassicurare analisti e investitori, che nel 2022 hanno osservato il patron di Tesla concentrarsi solo sull’acquisizione e il rilancio di Twitter. (riproduzione riservata)

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