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Su 4R di luglio – Incentivi auto: se ne vedono di tutti i colori

su 4r di luglio – incentivi auto: se ne vedono di tutti i colori

Su 4R di luglio – Incentivi auto: se ne vedono di tutti i colori

La concessionaria in cui ero andato poche settimane prima dell’introduzione degli incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti, adesso che i contributi sono partiti, mi farà lo stesso sconto originariamente promesso? Domanda lecita, dopo il sospirato disco verde ai bonus statali. In realtà sono pochi i dealer che mantengono lo sconto (qualcuno, in verità, addirittura l’aumenta), la maggior parte lo taglia: insomma, un vecchio vizietto dei venditori torna a rubare la scena nel mercato post-contributi governativi. Ma è soltanto uno degli aspetti singolari di un’iniziativa annunciata e tanto attesa che, una volta partita, è andata subito fuori controllo, con meno soldi stanziati dal governo rispetto a quanto annunciato (all’appello mancano 178 milioni di euro), con i fondi per l’elettrico spariti in appena otto ore e quelli per l’usato con il fiato corto dopo un paio di settimane (e poi finiti anch’essi). Ne raccontiamo tutti i risvolti nel numero di Quattroruote di luglio 2024.

Diversi gradi di convenienza. Stessa concessionaria, stessa macchina, due visite, in due tempi successivi: prima e dopo il varo degli incentivi. Questo lo schema della nostra inchiesta sul campo, in incognito, per scoprire vizi e virtù della rete di vendita, in un quadro (per forza di cose esemplificativo e senza pretese statistiche) sempre legittimo, ma assai variabile e con gradi di convenienza molto diversi per il consumatore. Che deve anche prestare attenzione alle creste sulle spese di gestione e rottamazione dell’auto da radiare (condizione obbligatoria per usufruire dei bonus nella fascia 61-135 g/km di CO2): insieme, non dovrebbero superare gli 80 euro, ma a volte oltrepassano anche quota 230.

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