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SBK | Bassani: "Bautista? Un avversario come un altro, è umano"

Sulla pista di casa, Axel Bassani ha sfiorato l’impresa: deve attendere ancora un po’ per salire sul gradino più alto del podio, ma oggi a Imola ci è andato molto vicino in Gara 2. Il pilota del team Motocorsa si è messo al comando nei primi giri dopo la clamorosa caduta di Alvaro Bautista quando era in testa, ma poi nulla ha potuto contro un Toprak Razgatlioglu in grande spolvero.

Bassani si è così “accontentato” della seconda posizione al traguardo, un risultato che però è estremamente soddisfacente. Axel è il migliore delle Ducati, il miglior indipendente e l’unico ad aver dato filo da torcere al turco della Yamaha: “Ci ho provato! Anche ieri era una giornata buona per provarci, ma con l’anteriore era impossibile fare qualcosa. Oggi però il feeling era buono, ho provato a gestire la gara e a fare il mio passo, ma Toprak è Toprak”.

“Penso che la moto di Toprak fosse un pochino meglio, ma era anche la mia prima volta in testa e non è facile gestire la gara. Ora abbiamo capito qualcosa di più e vedremo la prossima volta. Toprak fa il suo lavoro, dà il 100% e ha preso le distanze. Queste sono le gare, è normale. La seconda posizione qui a Imola va bene, perché questa pista è abbastanza complicata per me. Sono contento di essere la prima Ducati, penso che abbiamo fatto un buon lavoro oggi”.

Si potrebbe pensare che la caduta di Bautista avesse gasato Bassani, rinvigorito dall’idea che stavolta, senza il grande dominatore, fosse possibile. Tuttavia, l’alfiere Motocorsa rivela di non aver minimamente pensato al fatto di voler dare tutto per l’assenza di Bautista, ma semplicemente di portare avanti la sua gara: “Ho continuato per la mia strada, ho proseguito la gara. Non ho guardato Bautista, per me è un avversario come un altro, è una persona normale come tutti!”.

 

“È più dura quando lotti per la quinta o sesta posizione, perché i piloti dietro sono tosti”, spiega Axel parlando della sua esperienza al comando della gara. “Davanti è più di testa, inizi a pensare dove passare. È meglio, perché puoi fare tutte le cose più lentamente. Mi piace lottare per le prime tre posizioni e mi sento bene quando sono davanti”.

Questa è una situazione nuova per Bassani, che però si sta ritrovando sempre più spesso in lotta con i grandi di questo campionato. In più di un’occasione infatti è riuscito a finire davanti a Jonathan Rea, oggi quarto: “Non è facile avere Jonathan alle spalle, ma ormai è ok perché abbiamo fatto tante gare insieme. Mi sento bene con lui, con Toprak…è bello lottare con loro, sono contento”.

Bassani è contento anche di aver finalmente rotto la “maledizione di Imola”. Storicamente non è una pista su cui si sente a proprio agio, ma oggi ha dimostrato di poter combattere anche su tracciati più ostici al suo stile di guida. Anche il caldo ha contribuito a rendere il tutto più difficile: “È molto speciale, ma lo è anche quando finisci la gara perché oggi era come guidare nel fuoco! Quando finisci dici ‘oh finalmente’. Per la decisione di accorciare Gara 2, eravamo tutti della stessa idea perché era impossibile correre due gare in un giorno con queste temperature. Siamo atleti, ma siamo anche umani”.

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