- Senza timori reverenziali
- Croce e delizia
- In fila per tre
- In punta di dita
- Una sinfonia di “bip!”
- Senza fretta
Provate a fare uno sforzo di immaginazione e tornate con la memoria a una decina di anni fa. Cosa avreste pensato di me se a quel tempo vi avessi detto che nel giro di qualche anno ci saremmo trovati in listino un’auto coreana da più di 80.000 euro, capace di sfidare a viso aperto le varie Audi, BMW, Land Rover e Mercedes nel mondo patinato dei grandi SUV premium? Probabilmente avreste chiamato il Neurodeliri, chiedendo per me una camicia di forza e un Trattamento Sanitario Obbligatorio. E invece eccoci tutti qui, al cospetto della Kia EV9, nuova ammiraglia di un marchio che ha ambizioni sempre più grandi.
KIa EV9
Senza timori reverenziali
Croce e delizia
Le misure, inutile girarci attorno, saranno croce e delizia di chi si farà tentare da una EV9. Pensata in primis per mercati come la Cina e gli Stati Uniti, questa Kia soffre un po’ negli spazi stretti, nonostante sensori, telecamere e sistemi di assistenza vari facciano di tutto per semplificare la via a chi guida. Di buono c’è però il fatto che i tecnici sono riusciti a sfruttare bene la potenzialità concesse dalla carrozzeria e dalla piattaforma E-GMP, con il suo passo di 310 cm e il pavimento piatto. Di serie la EV9 propone un abitacolo a sette posti, con una disposizione 2-3-2. Sborsando un migliaio di euro in più si può però avere la macchina con sei sedute e con la fila centrale composta da due chaise longue o da due poltrone girevoli, utili per far salotto con chi sta nelle retrovie. In ogni caso ci sono centimetri da vendere, tanto che, sacrificando le due file posteriori, si hanno quasi tre metri cubi di volume per i piccoli trasporti eccezionali.
In fila per tre
Tornando al posto di guida, questo si adatta bene a chiunque. Il grande protagonista della scena è il Triple Panorama Display, un pannello che mette in fila la strumentazione da 12,3 pollici, uno schermo da 5,3 pollici per comandi vari e un ulteriore display da 12,3 pollici per l’infotainment. Non tutti i componenti si possono definire lussuosi ma non ci si può nemmeno lamentare troppo, considerando anche che alcuni materiali sono riciclati.
KIa EV9 plancia
In punta di dita
Una sinfonia di “bip!”
Chi invece è sin troppo pronto è lo stuolo di sistemi di assistenza alla guida che vigilano su distrazione, superamento dei limiti e ogni sorta di pericolo che si manifesta attorno alla macchina. Il risultato di tanta tecnologia è un cinguettio costante di cicalini che alla lunga diventa una po’ fastidioso. Disattivare i dispositivi più insistenti è possibile, sia chiaro, ma anche ripetere la procedura nel labirinto dei sottomenù dell’infotainment non è proprio il massimo.
Senza fretta
Alla fine la cosa più semplice è assecondare gli ADAS e guidare rigorosamente a velocità Codice, senza sbavature e tenendo gli occhi fissi sulla strada. Eh, già, è proprio quello che si dovrebbe fare sempre. Battute a parte, per apprezzare appieno la Kia EV9 non ci si deve far prendere dalla fretta. I due motori spingono forte, molto forte, ma la macchina resta pur sempre una ammiraglia a baricentro alto e da 2,7 tonnellate in ordine di marcia, che punta più a coccolare i passeggeri che a divorare una curva dopo l’altra.