- Jorge Martin: «Voglio essere il numero uno»
- Franco Morbidelli: «La stagione più importante»
- Gino Borsoi: «C’è fiducia, siamo pronti»
Motogp Prima Pramac jorge martin morbidelli_Pramac2
Jorge Martin: «Voglio essere il numero uno»
Jorge Martin nella seconda parte del passato campionato sembrava imbattibile, prima di denunciare qualche incertezza proprio in Qatar, dove la prossima settimana si ricomincia: «So di essere considerato uno dei candidati al titolo e questa pressione viene riservata a pochi piloti: fare parte di questo gruppo ristretto mi carica ulteriormente. Sono in un team che ha tutto ciò che serve per fare la differenza: la moto, le persone, la mentalità. Insieme iniziamo questa stagione determinati per diventare i numeri uno».
Franco Morbidelli: «La stagione più importante»
Per Franco Morbidelli, allievo di Valentino a Tavullia, dopo due difficili stagioni in sella alla Yamaha è arrivato il momento della rivincita. «E’ un grande cambiamento nella mia carriera. Entro a far parte di un team che l’anno scorso si è giocato il titolo piloti fino all’ultima gara, e che ha vinto il titolo come migliore squadra del campionato. Gli ingredienti per vivere una stagione memorabile ci sono tutti, purtroppo ho cominciato l’anno con una caduta che mi ha costretto a saltare i test pre-stagionali, ora sto bene e sono impaziente di conoscere il vero carattere della Desmosedici GP24 per raggiungere insieme tanti traguardi importanti».
Gino Borsoi: «C’è fiducia, siamo pronti»
Prima Pramac Racing lo scorso anno ha raggiunte 9 prime file, 14 podi nelle sprint Race e 11 nelle gare della domenica (5 vittorie, compreso il successo di Miller). Gino Borsoi, è il team manager: «Per la prima volta, dopo 3 anni, presentiamo un pilota nuovo nel team. E’ una sfida affascinante che vogliamo affrontare con concentrazione, determinazione, entusiasmo. Ho fiducia nelle potenzialità di Jorge Martin e sono certo che Franco Morbidelli darà il massimo per regalarci grandi soddisfazioni, incarnando lo spirito di lavoro e sacrificio che ci contraddistingue. C’è convinzione, siamo pronti».