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MotoGP | Borsoi (Pramac Ducati) risponde a Michelin sul “caso” gomma Qatar

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MotoGP Michelin – Botta e risposta tra Piero Taramasso, Motorsport Manager della sezione due ruote di Michelin e Gino Borsoi, Team Manager Pramac Ducati.

Quest’ultimo dopo l’intervista che Taramasso ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport dove aveva “azzerato” le chiacchiere su complotti e controllo qualità, (clicca qui per saperne di più), gli ha risposto tramite AS.com. Ecco cosa ha detto l’ex Team Manager del Team Aspar.

Dichiarazioni Gino Borsoi su Intervista Piero Taramasso Situazione Pneumatico Jorge Martin GP Qatar 2023

“Non voglio commentare cose che forse non abbiamo ancora scoperto, ma Martin, il giorno prima, ha vinto una gara, e l’ha vinta nel modo in cui l’ha vinta. Il suo peggior risultato è un quinto (ha anche un sesto e un settimo), quello in Australia, in cui a posteriori la scelta della gomma posteriore non è stata delle più corrette, ma ci mancava mezzo circuito e nessuno sa cosa sarebbe successo con la media. Concentrandoci sulla gara in Qatar, è stata una gara molto strana, lontana dal livello di potenziale di Jorge. Un’analisi è stata fatta da Pramac e Ducati ed è emerso che, in termini di maneggevolezza e set-up della moto, non ci sono stati errori o problemi. Quando Taramasso dice che le prestazioni di Jorge non sono state al livello che ci si aspettava, mi piace pensare che non stia puntando il dito direttamente contro Jorge, perché è intelligente, e non dica che Jorge non ha fatto bene il suo lavoro. Voglio sottolinearlo, ma devo anche dire che a tutt’oggi siamo ancora in attesa di una risposta da parte di Michelin di un’analisi più completa. È stata fatta una prima analisi della costruzione del pneumatico, in cui Michelin dice che non ci sono stati errori nella fabbricazione, e siamo d’accordo che non ci sono stati, ma stiamo ancora aspettando un’analisi completa della mescola. A distanza di un mese dalla gara la stiamo ancora aspettando. Jorge Martin non si è dimenticato a causa della pressione, ovviamente, di guidare da un giorno all’altro domenica in Qatar. Quando un pilota come lui finisce undicesimo è perché è successo qualcosa. Taramasso, insisto, è molto intelligente e sa che questo risultato non è frutto di una prestazione scadente o inferiore rispetto ad altre gare di Jorge. Non può vincere il sabato e fare undicesimo il giorno dopo con lo stesso set-up della moto. E’ impossibile. Non crediamo in nessuna cospirazione. Le cose vanno come vanno e a volte non riusciamo a controllare tutto completamente. Penso che sia stata una domenica sfortunata dopo un sabato spettacolare, e questo è tutto. È roba da corse, punto. In nessun momento pensiamo che ci sia qualcosa dietro. C’è stata una riunione giovedì a Valencia, dove era presente Michelin e io ero come Pramac, e la conclusione è che la moto non era un problema, che la temperatura delle gomme al momento della partenza era anche migliore del giorno prima, con quattro gradi in più e che il problema non era nemmeno la guida di Jorge, con la stessa apertura dell’acceleratore e l’uso della frizione del giorno prima. Ci tengo a precisare che Jorge è sempre stato uno dei migliori piloti Ducati e non credo che si sia dimenticato come si corre dal sabato alla domenica.”

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