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MotoGP | Bagnaia: "Non era scontato essere competitivo dopo Barcellona"

Dopo aver chiuso terzo nella Sprint di ieri, Pecco Bagnaia ci ha provato a fare anche meglio nella gara lunga del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Fin dalle prime fasi ha tallonato il poleman Jorge Martin, tentando anche l’attacco in un paio di occasioni, ma alla distanza non è riuscito a reggere il ritmo del madrileno.

Anzi, si è inchinato anche all’amico Marco Bezzecchi, bissando quindi il gradino più basso del podio. Un risultato che però era tutt’altro che scontato per il pilota della Ducati questo fine settimana, dopo il terribile incidente di domenica scorsa a Barcellona, che gli ha lasciato in eredità un grosso ematoma sulla gamba destra, quella su cui gli è passata la KTM di Brad Binder.

Alla luce di tutto questo, non è sbagliato parlare di un weekend che ha un valore molto più alto dei risultati portati a casa, soprattutto per la forza di volontà con cui sono stati raggiunti. Soffrendo, ma senza arrendersi mai. Senza dimenticare che con due terzi posti ha limitato i danni, permettendo a Martin di ridurre il gap, ma non in maniera esagerata.

“Su 37 punti che potevano essermi recuperati in un weekend, me ne sono stati tolti solo 14, quindi fare di più era impossibile”, ha detto Pecco, parlando in maniera molto pragmatica dei 36 punti che lo separano ora dal madrileno.

Poi è passato a sottolineare la determinazione che c’è voluta per completare un weekend di questo tipo: “Non vorrei essere ripetitivo con ieri, ma la forza che ci abbiamo messo per essere pronti qua è stata tanta. L’ho fatto molto per me, perché era importante essere davanti, era importante essere competitivi dopo Barcellona e non era per niente scontato, quindi sono molto contento”.

Riguardo alla sua gara, ha raccontato di averci provato all’inizio ad infastidire Martin, ma poi c’è stata un’impennata nella pressione della gomma anteriore che lo ha costretto a non esagerare, anche perché poi iniziava anche ad accusare la stanchezza.

“Ho cercato di stare vicino per sorpassare Jorge, ma in alcune curve perdevo troppo. E’ vero che al curvone ero più vicino, ma alla fine, dopo 15 giri, la pressione degli pneumatici era troppo alta: in una situazione normale avrei potuto avere una possibilità in più, ma in queste condizioni una terza posizione è una vittoria per noi”.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Il tema delle pressioni però è stato piuttosto dibattuto durante la conferenza stampa e Pecco ha rivelato di aver preferito non rischiare con un valore troppo basso, pur sapendo che nel primo caso in cui si scende sotto il limite consentito si riceve solo un warning. Evidentemente, ha preferito lasciare questa possibilità aperta per altre occasioni.

“Era molto caldo e non volevamo usare il jolly che danno, quando fa così caldo e con queste frenate è facile aumentare la pressione, e l’unica possibilità di stare vicino ai piloti davanti era di abbassare molto la pressione del mio pneumatico anteriore. Se sei primo è meglio, ma se sei dietro devi avere molto più ritmo per sorpassare”.

Tra le altre cose, Dani Pedrosa, che gli ha conteso il terzo posto nel finale, è stato trovato con un valore inferiore al consentito. Una strategia giusta secondo Pecco: “Lui faceva solo questa gara, quindi ha fatto bene a giocarsi tutte le sue carte”.

Quello sulle pressioni però non ha voluto essere un attacco alla Michelin, quanto ad una regola che non condivide: “E’ quello che penso da quando è stata introdotta la regola sulle pressioni: l’hanno fatta per questioni di sicurezza, però non rende più sicuro il nostro sport. L’ho già detto nelle gare scorse, non sono d’accordo e non lo sarò mai”.

Mettendo da parte gli aspetti tecnici, quelli emotivi hanno avuto un certo peso questo fine settimana e il fatto di aver giocato in casa, a Misano, è stato sicuramente d’aiuto: “Fosse stato in Austria sarebbe stato meglio fisicamente, perché è una pista più facile, invece qui è stata abbastanza tosta. Però essere a casa sicuramente dà una grande motivazione e molto della spinta è arrivata anche da chi è venuto a vedere e ad aiutare. Il supporto tecnico ed emotivo è stato fantastico”.

Oggi poi è stato evidente come il pubblico italiano si stia convertendo sempre di più dal giallo di Valentino Rossi al rosso di Bagnaia e della Ducati. Al via il circuito è stato inondato dai fumogeni e poi anche l’invasione sotto al podio ha regalato tanto calore: “E’ un cerchio che va avanti e si evolverà sempre. E’ normale così. A me sinceramente fa piacere vedere tutto questo affetto. E’ magico ed è una grandissima responsabilità ed emozione vedere tutto rosso, anche sotto al podio. E’ davvero bello e vuol dire che stiamo lavorando nel modo giusto”.

Durante la conferenza stampa si è assistito anche ad un siparietto divertente con Bezzecchi. Marco stava commentando il suo casco celebrativo, sostenendo che fosse più bello di quello Pecco. Si è arrivati quindi ad uno scambio notevole con il campione del mondo che gli ha detto: “Io parlo troppo, ma questo weekend ti ho passato due volte all’esterno”. La risposta non ha tardato ad arrivare: “Si, ma chi è che ha finito terzo questa gara? Tu hai fatto terzo, no?”.

Ovviamente i toni non erano accesi, ma di scherzosa complicità. Al punto che poi Bezzecchi ha chiesto con il sorriso ai giornalisti di provare a mettere pressione a Bagnaia. Ma da quell’orecchio Pecco non sembra sentirci, perché per il momento non sembra accusare il fatto che gli avversari si siano avvicinati.

“Non c’è niente che mi rende tranquillo e niente che mi preoccupi. So il loro potenziale, ma tutti sappiamo i nostro potenziali. Facciamo il massimo tutti i weekend, quindi non ci vedo qualcosa di tranquillizzante o di preoccupante”.

Ora il futuro a breve termine è il test collettivo che andrà in scena domani sempre a Misano, nel quale però al momento appare difficile che possa scendere in pista: “Faremo un’analisi del programma di domani, in base a ciò che ci sarà da provare. Non penso che ci siano cose troppo importanti e se sarà così rimarrò a riposo”.

Invece guardando alla prossima gara in India sembra fiducioso di poter recuperare completamente o quasi: “Sarà molto difficile, ma abbiamo dieci giorni, un po’ meno a causa del viaggio, sarà importante lavorare sodo per arrivare al cento per cento. Abbiamo il tempo di arrivare e fare un weekend normale”.

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