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Milano AutoClassica – Il collezionismo continua a “svecchiarsi”

milano autoclassica – il collezionismo continua a “svecchiarsi”

Milano AutoClassica – Il collezionismo continua a “svecchiarsi”

Si avvicina la fine del 2022 e il mondo dell’auto d’epoca si avvia lentamente al semi letargo dei mesi più freddi, in attesa di riaccendere i motori in primavera. Ed è così che, dopo l’abbuffata di Auto e Moto d’Epoca a Padova, Milano AutoClassica diventa il momento in cui gli appassionati tirano le somme di quest’anno e fissano i trend da tenere d’occhio per il 2023. Non solo per le auto d’antan: ecco le proposte più interessanti del fine settimana meneghino, appena giunto a conclusione.

Le rosse al top. A un evento premium di auto classiche le Ferrari non fanno più di tanto notizia, ma quest’anno c’era più Maranello del solito. A parte l’imprescindibile omaggio a Mauro Forghieri, con le Formula 1 degli anni di Lauda e Villeneuve, a colpire è stata l’esposizione di otto F40 davanti alla Club Lounge della manifestazione: solo mamma Ferrari e un paio di meccanici specializzati al mondo possono accostarne così tante. Ferrari Classiche, a una delle prime uscite per conto proprio, ha poi portato quattro modelli iconici: la 308 GTB, una imponente 512 TR, la 365 GTB/4 e una più recente 575 Superamerica. Tanti Cavallini anche alle aste di Bonhams e Wannenes, ma questa volta con fortune alterne. Tra le vetture dei privati tanto amore per le 456 GT, ormai tra le Ferrari storiche più apprezzate.

La flotta di 777 Club. A Milano ha fatto bella mostra di sé anche una parte della flotta a disposizione di 777 Club, il progetto del patron del Milano Monza Motor Show Andrea Levy che mette insieme l’idea di club di appassionati di supercar e una piattaforma per il noleggio di auto ultra-esclusive. Buona parte delle vetture esposte venivano dalla collezione privata di Levy, riconoscibili dalla vanity plate “777”: Jannarelly Design-1, Porsche GT3 RS, Ferrari 296 GTB, Dallara Stradale e Fiat 124 Mole One-Off. C’era anche una Lancia Delta Futurista in livrea verde Brinzio, quella della numero zero di Eugenio Amos.

Le few-off nostrane. Crescente il fascino degli esemplari unici, o dei modelli realizzati in pochissimi esemplari: un campo dove si muove anche Stellantis Heritage, tanto da farne il tema per lo stand di Milano AutoClassica. La manifestazione è stata infatti la cornice per la presentazione della one-off Abarth Classiche 500 Record Monza ’58, a cui hanno fatto compagnia la progenitrice Fiat Nuova 500 elaborata Abarth “Record” del 1958 e la Abarth Classiche 1000 SP del 2022 (cinque esemplari, già quasi sold out a poche settimane dalla presentazione). Oltre a Stellantis, a far sognare i visitatori c’erano Kimera con la EVO037 (in livrea bianca Martini sconvolge gli ormoni), una McLaren Senna e tante altre auto fatte col contagocce che non restano invendute a lungo (come la Rambo-Lambo rossa in fiera, già venduta il sabato mattina).

Le “imbucate” di lusso. Sempre più spesso manifestazioni come Milano AutoClassica sono occasioni per le Case per fare bella mostra delle novità o dei best seller, con la scusa di legami più o meno forti con il passato. In questo caso, hanno avuto gioco facile marchi come Alpine, Bentley e Aston Martin, dove auto di eri e di oggi parcheggiate nello stesso stand hanno trasmesso una naturale continuità di stile e valori, mentre serviva forse un po’ più di fantasia nel passeggiare nello stand Lotus con l’hyper SUV Eletre. O in quello di MG, dove le nuove elettriche di casa SAIC si allontanavano un po’ dagli stilemi di MG B, Spiftire e compagne in vendita nelle aree dei privati.

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