Milano AutoClassica – Il collezionismo continua a “svecchiarsi”
Le rosse al top. A un evento premium di auto classiche le Ferrari non fanno più di tanto notizia, ma quest’anno c’era più Maranello del solito. A parte l’imprescindibile omaggio a Mauro Forghieri, con le Formula 1 degli anni di Lauda e Villeneuve, a colpire è stata l’esposizione di otto F40 davanti alla Club Lounge della manifestazione: solo mamma Ferrari e un paio di meccanici specializzati al mondo possono accostarne così tante. Ferrari Classiche, a una delle prime uscite per conto proprio, ha poi portato quattro modelli iconici: la 308 GTB, una imponente 512 TR, la 365 GTB/4 e una più recente 575 Superamerica. Tanti Cavallini anche alle aste di Bonhams e Wannenes, ma questa volta con fortune alterne. Tra le vetture dei privati tanto amore per le 456 GT, ormai tra le Ferrari storiche più apprezzate.
La flotta di 777 Club. A Milano ha fatto bella mostra di sé anche una parte della flotta a disposizione di 777 Club, il progetto del patron del Milano Monza Motor Show Andrea Levy che mette insieme l’idea di club di appassionati di supercar e una piattaforma per il noleggio di auto ultra-esclusive. Buona parte delle vetture esposte venivano dalla collezione privata di Levy, riconoscibili dalla vanity plate “777”: Jannarelly Design-1, Porsche GT3 RS, Ferrari 296 GTB, Dallara Stradale e Fiat 124 Mole One-Off. C’era anche una Lancia Delta Futurista in livrea verde Brinzio, quella della numero zero di Eugenio Amos.
Le “imbucate” di lusso. Sempre più spesso manifestazioni come Milano AutoClassica sono occasioni per le Case per fare bella mostra delle novità o dei best seller, con la scusa di legami più o meno forti con il passato. In questo caso, hanno avuto gioco facile marchi come Alpine, Bentley e Aston Martin, dove auto di eri e di oggi parcheggiate nello stesso stand hanno trasmesso una naturale continuità di stile e valori, mentre serviva forse un po’ più di fantasia nel passeggiare nello stand Lotus con l’hyper SUV Eletre. O in quello di MG, dove le nuove elettriche di casa SAIC si allontanavano un po’ dagli stilemi di MG B, Spiftire e compagne in vendita nelle aree dei privati.