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Le nuove norme di sicurezza l’hanno mandata in pensione: addio Suzuki Ignis

Nei prossimi mesi l’Unione Europea introdurrà significative modifiche al settore automobilistico. Sorprendentemente un veicolo molto celebre, ampiamente venduto in Europa e in Italia, presto uscirà dal listino e dunque dalla produzione.

le nuove norme di sicurezza l’hanno mandata in pensione: addio suzuki ignis

Photo by Pixaline – Pixabay

A breve l’Unione Europea apporterà grandi cambiamenti nel settore automobilistico. Questi includono i requisiti per una transizione ecologica e dunque l’aumento della produzione di veicoli elettrici ed ecologici. A onor del vero, un’auto molto popolare venduta in Europa e in Italia sta per uscire dal listino e dalla produzione.

Addio ad un veicolo iconico

le nuove norme di sicurezza l’hanno mandata in pensione: addio suzuki ignis

Photo by Suzuki

A partire dal luglio 2024, il Regolamento sulla sicurezza globale – noto anche come GSR – sarà implementato per standardizzare la sicurezza stradale e automobilistica. L’implementazione di un sistema 2.0 determinerà quali veicoli verranno ritenuti sicuri per i conducenti e i passeggeri, mentre altri potrebbero essere ritirati prematuramente a causa della loro inefficienza.

Inaspettatamente, è emerso che tra le vetture classificate fuori gamma secondo gli standard GSR, ce n’è una che ha riscosso un notevole successo nel mercato Europeo e Italiano. Si tratta della Suzuki Ignis che nel prossimo futuro non potrà più essere fabbricata in quanto non rispetta le nuove norme poste in essere. Gli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea sono altamente restrittivi.

La Suzuki Ignis è una crossover compatta prodotta in due generazioni dal 2000 al 2008 con versioni a 3 e 5 porte. Nel 2016 il nome è stato riportato ad un modello di city car ibrida compatta e pratica nelle aree urbane. Una qualità talvolta sottovalutata in alcuni paesi europei ma non può essere, in ogni caso, trascurato il successo del modello di serie Ignis. Anche se la Suzuki Ignis si vede spesso nelle grandi città d’Italia, ci sono ancora dubbi sul suo design.

Ma il dibattito in merito all’aspetto estetico e all’utilità della Ignis svanirà presto, in quanto i nuovi standard ritengono questo veicolo troppo rischioso, poiché non è affine ai parametri GSR a causa delle sue dimensioni ridotte e per la formazione della sua carrozzeria. Questo è probabilmente un altro motivo della sua uscita. Suzuki adesso si sta concentrando su altre vetture per entrare nell’industria automobilistica europea, sempre attenta alle preoccupazioni ambientali.

La Suzuki Ignis potrebbe ritornare nel 2026 con vesti differenti

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Photo by AutoPhotography – Pixabay

È probabile che la nuova generazione di Suzuki Ignis venga lanciata nel 2026. La possibilità di una piccola auto elettrica a listino indicherebbe un passaggio epocale. La Suzuki Ignis di oggi è venduta con un motore da 1,2 litri aspirato da 83 cavalli con tecnologia ibrida leggera. Con un prezzo compreso tra 17.000 e 200.000 euro, l’auto è disponibile con trazione anteriore e integrale. Anche se un po’ caro per un’auto del segmento A. Ma sono soldi ben spesi in quanto è ricca di optional e possiede l’ADAS di serie.

Non c’è certezza sulla futura identità della Suzuki Ignis. Data la tecnologia di oggi, il veicolo potrebbe essere ibrido oppure 100% elettrico. Quello elettrico potrebbe essere caratterizzato da circa 90 cavalli ed una batteria da 50 kWh in grado di assicurare un’autonomia dai 400 ai 420 km. Essendo un modello internazionale e molto popolare in nei paesi in via di sviluppo come l’India, creare un veicolo 100% elettrico sarebbe eccessivamente rischioso. Ma queste per ora sono solo ipotesi, non ci resta che attendere.

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