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La Lamborghini elettrica del 2028 sarà una coupé 2+2 rialzata

Il numero uno di Lamborghini parla del quarto modello, atteso per il 2028: sarà una coupé elettrica a quattro posti con assetto rialzato

la lamborghini elettrica del 2028 sarà una coupé 2+2 rialzata

Della prima Lamborghini elettrica si è detto molto e già da tempo è stato annunciato che arriverà nella seconda metà di questo decennio. Ora l’ad della Casa del Toro, Stephan Winkelmann, aggiunge qualche dettaglio in più e ci dice anticipa che arriverà nel 2028.

Il manager tedesco con solide radici in Italia e in particolare nella Motor Valley emiliana, in un’intervista ad Auto Express, dice che il quarto modello Lamborghini sarà “più facile da usare quotidianamente” grazie a una “maggiore altezza da terra” e che si tratterà di una quattro posti in configurazione 2+2 con due sole portiere.

Aspettiamoci quindi entro i prossimi anni di vedere su strada i primi muletti della futura spartiva Lamborghini con le forme da coupé 2+2 con assetto rialzato.

Piattaforma elettrica SSP del gruppo Volkswagen

Winkelmann parla anche del vantaggio offerto a Lamborghini dall’essere parte del gruppo Volkswagen, sia in termini di rapidità che di costi di sviluppo, sfruttando sinergie interne come già fatto con la Urus.

la lamborghini elettrica del 2028 sarà una coupé 2+2 rialzata

Il riferimento al super SUV emiliano deriva dall’utilizzo della piattaforma comune MLB Evo che fa da base anche a Audi Q7/Q8, Bentley Bentayga, Porsche Cayenne e Volkswagen Touareg. Questo fa pensare che anche la prima Lamborghini elettrica possa sfruttare gli stessi vantaggi sinergici della nuova architettura elettrica SSP (Scalable Systems Platform) che il gruppo sta sviluppando per Porsche in parallelo ai Project Trinity e Artemis di Volkswagen e Audi.

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Fibra di carbonio e batteria strutturale

Mettendo assieme queste anticipazioni di Winkelmnn con quanto detto recentemente allo stesso magazine britannico da Rouven Mohr, chief technical officer Lamborghini, ne viene fuori un quadro più completo sulla nuova sportiva elettrica italiana. L’ingegnere tedesco ha infatti detto:

“Alcuni dei nostri pilastri tecnologici si adattano perfettamente al mondo elettrico. Se parliamo di integrazione funzionale della fibra di carbonio e di integrazione strutturale della batteria, allora questo ci offre più libertà stilistica in chiave aerodinamica.

Per compensare il maggior peso abbiamo alcune idee interessanti riguardo le dinamiche di guida, i controlli, le caratteristiche di drift e il comportamento di guida in generale. Si tratta di un approccio a 360 gradi che unisce tutti i sistemi attivi per il controllo della velocità delle singole ruote, cosa impossibile con un motore termico. Credo che nessuno si lamenterà!”

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