Non una “semplice” Ferrari, ma una vettura leggendaria legata alle vicende storiche del nonno dell’attuale re del Marocco.
Un misto di storia, design e prestigio sono racchiusi nella Ferrari GT 250 che Sotheby’s metterà all’asta. Oltre a essere una Ferrari (e come tale essere oggetto di tanti appassionati e collezionisti) è l’ultima dei quattro esemplari di coupè Superamerica realizzati da Pinin Farina nel 1956. Ma non solo. È l’auto che è appartenuta al Re Mohammed V (il nonno dell’attuale regnante) che nel 1956 ottenne per il suo Marocco l’indipendenza.
La storia della Ferrari GT 250 di Re Mohammed V
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Sebbene Mohammed V abbia poi avuto, da buon amante delle auto, anche altre vetture, la Ferrari GT 250 resta – anche per l’episodio storico a cui è legata – una delle più importanti. Ma lo è anche e forse soprattutto per essere uno dei quattro esemplari con la carrozzeria in stile Superamerica. Questa Ferrari GT 250, infatti, risulta un emblema del made in Italy essendo il frutto del lavoro di Pinin Farina. Al Salone di Bruxelles del 1956 la Ferrari presentò la 410 Superamerica che andava a sostituire la precedente 375 America. Al Salone di Ginevra di pochi mesi dopo arrivò la Ferrari GT 250 che aveva una carrozzeria firmata da Pinin Farina che rispecchiava quella della Superamerica, pur differenziandosi da essa.
La Superamerica, infatti, prevedeva un cofano cromato, prese d’aria sui parafanghi, passaruota delicati, parafanghi posteriori accentuati ed era più grande. Questa versione ha l’esterno bicolore con la carrozzeria celeste e il tetto nero, con gli interni rivestiti in pelle naturale ed è una delle tre che venne costruita senza prese d’aria sui parafanghi.