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IAA Monaco: Volkswagen ID.GTI e Cupra DarkRebel, i concept emozionali

Come due stelle del cinema, la Volkswagen ID.GTI e la Cupra DarkRebel hanno “sfilato” davanti a cineoperatori, fotografi e giornalisti su una passerella quasi da Festival, quella a due passi da Monaco di Baviera, dove apre – almeno per gli organi di informazione – la seconda edizione lontana da Francoforte della Internationale Automobil Austellung (IAA). È ricavata in uno studio destinato alla produzione anche di spot pubblicitari per campagne di vario tipo e il gruppo tedesco l’ha impiegata per sintetizzare il futuro. Prima di svelare i due prototipi, il Ceo Oliver Blume, ha chiarito che l’azienda sarà una “design driven company” (una società guidata dal design) e che l’obiettivo è quello di garantire emozioni ai propri clienti, almeno 100 milioni nel mondo. Tutto, naturalmente, all’insegna della mobilità sostenibile, ossia elettrica, perché il gruppo Volkswagen è andato “all in” su questa opzione, mentre altri investono parecchio anche sull’idrogeno.Con la Volkswagen ID. GTI il marchio rilancia una denominazione gloriosa, “vecchia” di quasi mezzo secolo e che avrà verosimilmente 50 anni esatti quando la vettura verrà presentata nella sua versione finale, nel 2026, per arrivare sul mercato nel 2027. Solo che oggi la “I” final della sigla non significa più “injection”, bensì “intelligence”. Sviluppata sull’architettura MEB Entry (è l’evoluzione sportiva della ID. 2all presentata in marzo ad Amburgo da 4,05 metri di lunghezza che arriverà nel 2025 e che avrà un prezzo nell’ordine dei 25.000 euro), la ID. GTI è un concept che abbina le proporzioni della Polo al il brio, anche estetico, della Golf. Misura 410 centimetri di lunghezza, 184 in larghezza, 150 in altezza, vanta un passo di 260 e monta cerchi da 20” a otto razze con pneumatici Performance. Di cosa sia capace su strada non si sa, perché Volkswagen non ha anticipato dettagli tecnici. Thomas Schäfer, numero uno del marchio, avverte che assicura una “perfetta combinazione fra piacere di guida e idoneità all’uso quotidiano”. Per questo Volkswagen anticipa che la quattro porte a cinque posti ha anche un bagagliaio di capacità compresa fra 490 e 1.330 litri (c’è anche un vano da 50 litri sotto il divano posteriore). La Cupra DarkRebel è invece una “provocazione stilistica” a due posti: il marchio spagnolo l’aveva esibita come ologramma in primavera a Berlino e all’IAA la porta come “prototipo” reale. Con i suoi 4,5 metri di lunghezza, 2,2 di larghezza e appena 1,3 di altezza (ma quando le portiere si aprono, scivolando verso il cielo, raggiunge i 2,2) è una sportiva a zero emissioni molto avveniristica, quasi spaziale. A Berlino, il Ceo Wayne Griffiths aveva dichiarato che non si trattava “solo di un incredibile sogno, perché i designer sanno che ciò che sono liberi di disegnare potrebbero poi doverlo realizzare”. A Monaco precisa che “grazie alla passione e alla creatività della Cupra Tribe (i fan del marchio, 270.000 quelli che l’hanno immaginata in rete impiegando l’hyper configurator, ndr) siamo riusciti a trasformare uno dei nostri sogni più grandi in una vera e propria auto”. Il bolide, insiste il manager, è “una ribelle con uno scopo: dimostrare che le auto elettriche del futuro possono essere sportive, accattivanti ed emozionali”. Per il momento è “solo” la traduzione fisica della prima auto creata nel mondo virtuale, ma sembra essere meno distante dalla realtà di quanto sembri, anche perché Cupra è più libera rispetto ad altri marchi e, soprattutto, ha margini importanti e cresce in fretta. Cofano lungo, spalle larghe e abitacolo basso (che rappresenta un terzo del corpo della vettura) caratterizzano la sportiva dalle linee molto scolpite, per i cui interni sono stati impiegati inevitabilmente materiali sostenibili derivati da bambù degradabile al 90%.

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