Sono molto amati da chi li utilizza per spostarsi celeremente nei centri storici delle città. Sono, parimenti, odiati per il loro utilizzo alle volte troppo «disinvolto» o per i parcheggi «selvaggi».Chissà se il progettista dei monopattini, lo statunitense Arthur Hugo Cecil Gibson, avrebbe mai pensato che, 110 anni dopo, il suo «Autoped» è sempre più attuale e popolare. Basti pensare che a oggi, esistono anche operatori di mobilità condivisa in 16 città italiane: da Milano a Palermo passando per Torino o Roma . Di certo, fanno discutere l’Italia: anche sul versante della sicurezza. Secondo l’ultimo rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali, sono aumentati i feriti tra chi è vittima di uno scontro: si è passati dai feriti dai 1.980 del 2021 ai 2.787 dello scorso anno mentre i morti sono balzati dai nove di due anni fa (più un pedone) a 16. Ecco perché sono i monopattini sono anche al centro del dibattito dei partiti per quanto riguarda nuove regole, più stringenti, da introdurre con la «mini» riforma del codice della Strada.
«Impatto zero»
Gli agenti della polizia locale di Milano in servizio sui monopattini in pieno centro
Il precedente
In Italia c’è un precedente importante. Nel 2020 il Comune di Milano acquistò quattro monopattini e ha sperimentato la loro utilità. «Dopo aver strutturato un corso specifico per gli agenti, li abbiamo introdotti nel nostro parco mezzi — spiega al Corriere, il comandante Marco Ciacci — e la nostra esperienza sino a oggi è positiva perché si sono rivelati molto utili in zone pedonali, ciclabili o per i controlli a breve raggio». Al capoluogo lombardo spetta la palma nell’utilizzo dei monopattini elettrici in condivisione. Lo scorso anno sono state effettuate 400mila corse e sono stati percorsi oltre 800.000 chilometri.