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Hyundai Kona, ecco la versione full electric

Al via gli ordini per il modello a zero emissioni del B-Suv coreano - di FEDERICO PESCE

Hyundai Kona, ecco la versione full electric

E’ scorgendo i faraglioni di Capri da un’angolazione del tutto insolita, dalla parte cioè di Maiori, in piena Costiera amalfitana, fra curve a strapiombo, paesaggi strappacuore e inevitabili mal d’auto che Hyundai ha scelto di far conoscere da vicino la versione full electric della Kona. Perché proprio lì? Perché è nella zona industriale di Salerno che è nato il primo showroom Hyundai in Italia dedicato esclusivamente alle vetture elettriche. Una struttura, quella della concessionaria Santoro, moderna e imponente che farà da capofila ad altre simili dislocate in varie località italiane.

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Misure

La seconda generazione del B-Suv coreano l’avevamo già conosciuta prima dell’estate, constatando in quella occasione una lunghezza maggiore di 17,5 centimetri rispetto alla precedente versione (in tutto quindi 4,355 metri), una larghezza di 1,82 e un passo incrementato di 6 centimetri grazie al quale ora i passeggeri posteriori possono godersela di più soprattutto nelle lunghe distanze, quando allungare le gambe atrofizzate diventa vitale. E inevitabilmente anche la capacità di carico del portabagagli è cresciuta tanto quanto basta, 100 litri in più, per stipare anche l’ultimo beauty case quando si parte per le vacanze.

Motori

Ora però – dopo aver presentato le motorizzazioni benzina 1.0 TGDI da 120 Cv con cambio manuale o automatico, la versione 1.0 T.GDI mild-hybrid 48V (con cambio manuale) e la 1.6 full-hybrid – è arrivato il momento della Kona tutta elettrica, disponibile in due opzioni: una prima battezzata standard che dispone di una batteria da 48,4 kWh e un motore da 156 Cv (111 kW) in grado di assicurare un’autonomia di 377 chilometri. E una seconda versione che si chiama long range con batteria da 65,4 kWh, dotata di un motore elettrico da 218 Cv (160 kW) con un’autonomia di 514 km. Con la ricarica rapida in corrente continua da 102,3 kW entrambe si ricaricano dal 10% all’80% in 41 minuti e fine della storia, con la long range che in un quarto d’ora si mette in tasca 162 km da fare. In corrente alternata da 11 kW la standard si ricarica invece in 4 ore e 55 minuti, mentre la long range in 6 ore e 55 minuti.

Caratteristiche del modello EV

Come la maggior parte delle sue pari genere anche la Kona EV dispone dell’E-Active Sound Design (E-ASD), un sistema che genera suoni virtuali all’interno in base alla velocità di guida, allo stato di coppia e all’accelerazione. Volendo è anche possibile personalizzare il suono e il volume, o scegliere invece di disattivarlo. Altra caratteristica del modello alla spina è il Project Head-up Display, che visualizza sul parabrezza le informazioni più importanti per non far distogliere lo sguardo dalla strada di chi sta al volante. Sempre sul fronte della sicurezza c’è il Forward Collision-avoidance Assist 2.0 (FCA 2.0), che assiste i conducenti con funzioni come la sterzata evasiva, il monitoraggio dell’incrocio e l’assistenza al cambio di corsia continua e laterale e l’Highway Drive Assist 2.0 (HDA 2.0), che oltre a controllare la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono e mantenere la vettura al centro della corsia di marcia, è in grado di assistere il conducente nel sorpasso di altri veicoli.

Fuori e dentro

Il look non di discosta dalle sue sorelle termiche, e continua quindi ad avere un aspetto squadrato e muscoloso che lo fa sembrare qualcosa in più di un B-Suv. La variante alla spina, rispetto alle altre versioni, aggiunge però al corredo di nozze anche le luci Seamless Horizon Pixelated e la grafica a pixel, che regalano un tocco di originalità in più. Entrando in auto ciò che immediatamente cattura l’attenzione è il C-Pad orizzontale con doppio display panoramico da 12,3″, che fa tanto salotto di casa, da cui è possibile accedere a tutte le funzioni in maniera facile e intuitiva. Comodissimo inoltre il cambio shift-by-wire che si trova dietro il volante (chi ha qualche primavera sulle spalle ricorderà senz’altro che la leva del cambio della Citroen DS, ma anche di altre macchine, si trovava proprio lì…), sia perché ci si arriva prima con la mano e sia perché libera spazio nella console centrale, che diventa una piazza d’armi dove riporre bicchieri e oggetti.

Quanto costa

Più facile di così si muore. Si parte da 42.000 euro per la versione standard X Line e si arriva a un massimo di 49.900 euro per la top di gamma X Class Special Edition.

FP | Federico Pesce RIPRODUZIONE RISERVATA

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