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Honda CR-V, il best seller dalle casa giapponese diventa plug-in

La Honda CR-V non è soltanto la best seller del costruttore giapponese, ma uno dei modelli più venduti al mondo, che compare regolarmente nella Top 10 planetaria. Con la sua sesta generazione (la prima è stata lanciata nel 1995) Honda trasferisce per la prima volta in Europa anche la motorizzazione plug-in. Il sistema è basato sul 2.0 litri a iniezione diretta a ciclo Atkinson abbinato a un’unità elettrica per un totale di 184 Cv di potenza di sistema (335 Nm di coppia) e a una batteria da 17,7 kWh. Il costruttore ha lavorato di fino sull’efficienza perché promette una percorrenza nel ciclo combinato Wltp superiore agli 80 chilometri, 82 per la precisione. Un’autonomia importante considerate la capacità dell’accumulatore, le dimensioni del veicolo (4,7 metri di lunghezza,) e il suo peso, un dato non ancora reso noto, ma difficilmente sotto le due tonnellate. Per evitare equivoci, soprattutto dopo le polemiche sulla “gabbia termica” nella quale con il dieselgate sono inciampati molti costruttori, Honda precisa che il pieno completo di energia avviene in due ore mezzo quando la temperatura dell’accumulatore è di 25°. Il paradosso della versione plug-in è la maggior capienza del bagagliaio (617 litri) rispetto all’altra variante offerta, quella full hybrid, sempre da 184 Cv (analoga a quella proposta sulla Civic e:HEV), che ne offre 587: l’aumento in termini di volume è del 18%. Le due declinazioni si distinguono tra loro anche per il disegno esclusivo della griglia. Rispetto alla precedente generazione, il nuovo CR-V guadagna una decina di centimetri in lunghezza con un passo che sale a 2,7 metri, 40 millimetri più di prima, a beneficio degli occupanti che dispongono di 16 millimetri in più per le gambe . Il Suv giapponese è anche più largo, anche se non si può certo dire che nel modello precedente si stesse stretti. Le otto impostazioni del sedile posteriore, con un angolo d’inclinazione aumentato di oltre 10,5°, permettono anche ai passeggeri di rilassarsi comodamente. La sesta generazione della Honda CR-V è il primo modello equipaggiato del Sensing 360, l’avanzato sistema omnidirezionale di sicurezza e guida assistita con la quale il costruttore assicura di eliminare i punti ciechi intorno al veicolo e contribuire a evitare le collisioni riducendo le preoccupazioni del conducente. Ingegneri e designer sono intervenuti sulla visibilità abbassando gli angoli frontali grazie a forme che consentono di percepire meglio l’ingombro del veicolo. La stessa superficie vetrata è stata studiata per garantire “meno stress, una maggiore sensazione di apertura e un maggior senso di sicurezza”. Il Suv debutterà entro l’anno nel Vecchio Continente con una possibile forbice di prezzo compresa fra i 50.000 e i 60.000 euro, almeno nella versione entry level.

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