Indiscusso mito a stelle e strisce tra gli anni 60 e 70, la Ford Bronco ritorna sotto i riflettori. Non solo quelli americani, ma da oggi anche europei. Già ordinabile in Italia, con prime consegne previste per luglio 2023, l’americana è pronta a rubare la scena al mitico Wrangler.
Il prezzo. Del resto, dando un occhio al listino, salta fuori che la forbice di prezzi è assai simile: da 77.000 a 81.000 euro per Ford, a seconda della versione, da 84.000 euro quello della Jeep. Al di là dei numeri, siamo di fronte a due degli ultimi superstiti del genere fuoristrada, inteso nell’accezione più verace.
Il motore. A rendere tanto speciale la Ford Bronco agli occhi degli appassionati, c’è una combinazione di fattori. In primis, il motore: un V6 2.7 biturbo benzina da 335 cavalli con oltre 500 Nm di coppia. Poi, il telaio: naturalmente a longheroni. Seguono, quindi, le enormi ruote da 33 pollici con cerchio da 17”, dal tassello duro, abbinate a un’altezza da terra di quasi 30 cm. Il tutto è condito dalla trazione integrale che lavora su tre differenziali bloccabili separatamente.
Misure importanti. Un animale da fango e pietraie, insomma, capace di portarvi ovunque vogliate senza troppi sforzi: diversamente da quanto accade tra le mura urbane, dove portarsi dietro 4,80 metri di mezzo, per un peso prossimo alle 2,4 tonnellate, non è cosa agevole. Ma per fare un figurone all’aperitivo, questo e altro.
Un tipo palestrato. Se qualcuno dei 300/400 acquirenti all’anno previsti dalla Ford vorrà davvero sporcare le ruote di questa Suv, sappia che la versione più estrema, la Badlands, ha anche la barra stabilizzatrice anteriore disinseribile, per garantire maggior escursioni alle ruote che, per inciso, sfruttano ammortizzatori Bilstein semiattivi.
Per tutte le strade. Beh, io nel fango l’ho portata, la Ford Bronco, e posso dirvi di aver capito chi è, e chi si crede di essere, questa fuoristrada americana: un mezzo in cui la meccanica, da sola, è in grado di sbrogliare buona parte delle situazioni critiche. E se proprio non dovesse bastare, a dare una mano arriva l’elettronica, con nel suo menù Goat (acronimo di “Goes Over Any type of Terrain”) racchiude ben sette modalità di guida, per affrontare con fiducia tutti i fondi più impervi.
Dove vuoi, con facilità. La cosa bella, è che con la Bronco tutto è facile e accessibile anche per chi, di fuoristrada, non ne mastica. E posso garantirvi che il percorso che ho afrontato è decisamente tosto: solchi di fango molle come budino, pozze d’acqua piene di sassi, che per grandezza sarebbe meglio definire massi, e mettiamoci pure attraversamenti di fiumiciattoli nei quali il muso della Bronco, per qualche istante, sprofonda. Il cambio prevede anche un particolare rapporto di trasmissione, che consente alla Bronco di viaggiare a 6 km/h con il motore a 2.400 giri, garantendo così un controllo ottimale a basse velocità, riducendo la probabilità di stallo su terreni difficili.
Via tutto! Per aumentare il coinvolgimento, avrei potuto togliere i due tettucci anteriori e le quattro porte, per poi riporle comodamente all’interno di apposite sacche nel baule. Ma avrei dovuto pensarci prima che si coprisse interamente di fango. Del resto, lei la Bronco, più è sporca, più ha fascino. Con il suo design essenziale, semplice, ma non per questo anonimo e sprovvisto di carisma rispetto alla Wrangler, che negli interni appare un po’ più datata della rivale dell’Ovale blu.
Sul grande schermo. Davanti al guidatore, la Bronco sfoggia il quadro strumenti digitale da 8 pollici. In mezzo, a filo della plancia, c’è invece un maxi-display verticale, centro operativo dell’infotainment SYNC 4: la versione più evoluta del sistema multimediale della Ford. Le sue schermate mi tornano utili per visualizzare tutti i parametri della guida in offroad. A proposito: in caso di guadi, ci sono tappetini di gomma e tappi estraibili per far defluire l’acqua. La Bronco nasce per la vita all’aria aperta e, se hai dimenticato l’apribottiglie, nessun problema: la soluzione la trovi nel montante del bagagliaio. Negli Stati Uniti, dove l’offerta di allestimenti e motori è più ampia, il listino parte da circa 28 mila dollari (poco meno di 27 mila euro), mentre in Europa questa fuoristrada yankee è decisamente più costosa: in Italia, l’allestimento Outer Banks parte da 77 mila euro, mentre il Badlands da 81 mila.
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