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Fiat Topolino? Solo made in Italia!

fiat topolino? solo made in italia!

Semplice fatalità, sfiga o animo persecutorio? Chissà, chi può dirlo. Ma tant’è che di nuovo su Stellantis, ricade il medesimo film già visto in occasione di Alfa Romeo Milano, poi divenuta Junior proprio per il problema, che ora coinvolge anche la Fiat Topolino, sul Made in Italy,. A pensare male degli altri si fa peccato, […]

Semplice fatalità, sfiga o animo persecutorio? Chissà, chi può dirlo. Ma tant’è che di nuovo su Stellantis, ricade il medesimo film già visto in occasione di Alfa Romeo Milano, poi divenuta Junior proprio per il problema, che ora coinvolge anche la Fiat Topolino, sul Made in Italy,.

A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina, diceva il buon Giulio Andreotti, ma che sia tutto un disegno prestabilito?

Di sicuro, tra l’attuale governo ed i vertici Stellantis non sembra esserci un gran feeling e, di certo, non se le mandano a dire negli ultimi tempi.

fiat topolino? solo made in italia!

@ m3motorcube

Vediamo e cerchiamo di analizzare l’ennesimo fattaccio, di quella che ormai sta diventando una curiosa telenovela ricca di colpi di scena…

Sequestrate 134 Fiat Topolino alla Dogana di Livorno

La Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato al porto di Livorno 119 Fiat Topolino e 15 Fiat Topolino Dolcevita. Queste microcar elettriche, guidabili dai quattordicenni con patentino, sono gemelle della Citroën Ami. La notizia indica che le auto erano dotate di adesivi con la bandiera italiana, motivo per cui Stellantis è stata accusata di indicazioni fallaci sull’origine del prodotto. Le vetture, infatti, sono prodotte in Marocco e importate via mare a Livorno.

La replica di Stellantis

Una portavoce di Stellantis ha dichiarato che l’adesivo serviva a indicare l’origine imprenditoriale del prodotto, e che la società ha sempre comunicato chiaramente la produzione marocchina della nuova Topolino.

Tuttavia, le autorità hanno contestato a Stellantis la vendita di prodotti industriali con segni mendaci, portando all’indagine del procuratore.

Le auto sono attualmente in deposito giudiziario ai terminal Leonardo Da Vinci e alla Cilp.

La Fiat Topolino, derivata dalla Citroën Ami, è una microcar elettrica che si inserisce nel settore della mobilità urbana con due posti e un prezzo inferiore rispetto alle citycar tradizionali. Tuttavia, offre minori livelli di sicurezza e comfort, mancando di dispositivi come l’Abs e il condizionatore. L’abitacolo ospita due adulti con sedili sfalsati e spazio per i bagagli dietro la selleria e un piccolo vano frontale. La plancia include un display per la strumentazione e un supporto per i dispositivi mobili.

Il motore elettrico della Topolino, di origine francese, sviluppa 8 cavalli e ha un’autonomia di 75 chilometri, rendendo il veicolo adatto alla guida con patentino a partire dai 14 anni. La ricarica completa richiede meno di quattro ore con impianti fino a 3 kW.

Perchè le Fiat Topolino violerebbero le regole del made in Italy?

Le 134 Fiat Topolino sono state confiscate per non conformità alla legge sul ‘”Made in Italy”. Questa normativa contro l’italian sounding vieta la commercializzazione di prodotti di origine estera che suggeriscano un legame con l’Italia, sia attraverso nomi (come nel caso dell’Alfa Romeo Milano rinominata in Junior) che simboli o immagini, come la bandiera italiana sulla Topolino, prodotta in Marocco.

Queste restrizioni sollevano questioni critiche riguardo alla loro efficacia e necessità. Mentre la legge intende proteggere giustamente l’autenticità dei prodotti italiani, la sua applicazione rigida sembra penalizzare i consumatori e le aziende, specialmente in un contesto di globalizzazione dove le catene di produzione sono internazionali. Il caso delle Fiat Topolino prodotte in Marocco ma con simboli italiani mette in luce la complessità della situazione: Stellantis, infatti, si trova ora in una diatriba con il governo italiano, che potrebbe ostacolare le strategie commerciali e produttive dell’azienda che poco più di 2 mesi fa annunciava il taglio di oltre 3.600 lavoratori dagli stabilimenti italiani.

La questione centrale è se tali restrizioni siano realmente efficaci nel proteggere il Made in Italy o se, invece, creino ostacoli burocratici che danneggiano le imprese italiane in un mercato globale competitivo (vedi i brand cinesi che si stanno accaparrando una buona fetta di mercato Italiano).

Ma cosa dice esattamente la legge sul Made in Italy?

Le regole del “Made in Italy” sono una serie di normative e standard che regolano l’uso di questo marchio su prodotti che vengono fabbricati e commercializzati nel territorio italiano. Queste regole sono state sviluppate per preservare l’autenticità, la qualità e il valore distintivo dei prodotti italiani, garantendo che siano effettivamente prodotti nel paese e che rispettino determinati standard di produzione e appunto di qualità.

Alcuni degli elementi principali delle regole del “Made in Italy” includono:

  1. Origine dei Materiali: Per poter ottenere il marchio “Made in Italy”, i prodotti devono essere realizzati utilizzando materiali di origine italiana o, almeno, una percentuale significativa di essi deve provenire dal territorio italiano.
  2. Processo di Fabbricazione: È richiesto che il processo di produzione avvenga principalmente in Italia. Anche se alcuni componenti possono essere realizzati all’estero, il processo principale di fabbricazione deve avvenire nel nostro paese.
  3. Qualità e Standard: I prodotti che portano il marchio “Made in Italy” devono rispettare standard di qualità elevati. Ciò significa che devono essere prodotti con una particolare attenzione alla precisione, all’artigianalità e alla qualità dei materiali utilizzati.
  4. Controllo e Certificazione: Esistono organizzazioni e istituzioni italiane incaricate di certificare i prodotti che possono utilizzare il marchio “Made in Italy”. Queste organizzazioni svolgono controlli per verificare che i prodotti soddisfino i requisiti necessari per ottenere tale marchio.
  5. Promozione dell’Identità Italiana: Le regole del “Made in Italy” non riguardano solo la produzione fisica dei beni, ma anche la promozione dell’identità e del patrimonio culturale italiani. In altre parole i prodotti che portano il marchio devono rappresentare i valori e l’estetica associati all’italianità.

Queste regole sono progettate per proteggere e promuovere l’industria manifatturiera italiana, garantendo che i prodotti italiani mantengano la loro reputazione di eccellenza e autenticità sul mercato globale.

Guarda le Foto della Fiat Topolino

PODCAST – FIAT TOPOLINO E 600E LA DOLCE VITA VA IN ELETTRICO:

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