Ferrari perde una causa in scala 1:43. E deve risarcire BRUMM
L’azienda era infatti stata citata in giudizio dalla stessa Ferrari per la presunta violazione dei diritti di proprietà industriale e d’autore. Un’accusa rigettata in via definitiva dalla Cassazione che ha respinto il ricorso di Ferrari e condannato il costruttore italiano al risarcimento danni in favore di Brumm per lo storno di ordini e il reso di merci causato dalla querelle giudiziaria.
Il processo
Una sentenza confermata in secondo grado di giudizio dalla Corte d’Appello di Bologna, che aveva inoltre accolto parzialmente l’appello incidentale proposto da Brumm e obbligato Ferrari al pagamento di ulteriori 26mila euro alla controparte.
La Cassazione ha infine rigettato l’ultimo ricorso del brand modenese, motivando che «le fedeli riproduzioni della autovetture Ferrari realizzate dalla Brumm non hanno arrecato alcun pregiudizio neppure potenziale alle funzioni dei marchi Ferrari, essendo, anzi, emersa in giudizio la prova contraria».
Il giudice di secondo grado aveva sentenziato come la Casa avesse usato alcuni modellini Brumm per esporli nella propria galleria a Maranello, quindi sfruttando, in un certo senso, a proprio favore le miniature. I modellini erano anche stati recensiti da varie riviste di settore, inclusa la nota “Ferrari World”, elementi in grado di dimostrare come non vi fosse alcun danno di immagine per il costruttore.
Sempre secondo la sentenza di Appello, confermata dalla Cassazione, le riproduzioni, basate su auto senza “valore artistico”, ma costruite con lo scopo di “vincere competizioni sportive”, non rappresentavano una violazione dei diritti d’autore.
In collaborazione con Automoto.it