La casa di Maranello ha aperto ufficialmente il nuovo stabilimento dedicato alle produzione di componenti e auto elettriche.
In casa Ferrari si pare una nuova era. La storica azienda di Maranello, infatti, ha inaugurato – alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella – il suo nuovo e-building, lo stabilimento dove nasceranno vetture con motore termico e ibrido ma soprattutto il primo modello elettrico di Ferrari capace di proiettare il brand direttamente nel futuro scrivendo l’ennesima pagina di una storia, quella del Cavallino, sempre pronta a rinnovarsi.
La struttura, quindi, permetterà a Ferrari non solo di aumentare la produzione totale, portando il numero di vetture prodotto annualmente intorno alle 20.000 unità, ma avrà anche il compito di assemblare i futuri modelli elettrici del marchio. Il primo di questi arriverà nel 2025, ma allo studio ce n’è già un secondo che sarà prodotto proprio in questa nuova struttura.
Il nuovo e-building proietta il marchio nel futuro
Ma non solo perché, sempre qui, saranno prodotti e sviluppati anche tutti quei componenti elettrici strategici, di grande rilevanza per differenziare la tecnologia e le prestazioni di Ferrari. Come, ad esempio, la batteria ad alto voltaggio, assale e il motore elettrico che saranno in dotazione sui prossimi modelli.
L’integrazione della produzione dell’intera gamma in un unico edificio, inoltre, permetterà alla Ferrari di riorganizzare e riallocare con maggiore efficienza tutte le attività produttive fra le strutture già presenti a Maranello, accrescendo la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze di produzione. Un progetto dedicato alle elettriche, certo, ma anche in grado di sposare a pieno il concetto di sostenibilità. L’edificio, progettato per raggiungere i massimi livelli di prestazione energetica, è alimentato – fra altre fonti – da oltre 3.000 pannelli solari da 1,3 MW installati sul tetto.
Con lo spegnimento dell’impianto di trigenerazione, previsto entro la fine del 2024, l’edificio sarà interamente alimentato da energia rinnovabile, generata da fonti sia interne sia esterne.
Oltre a questo, poi, Ferrari ha deciso di adottare diverse soluzioni all’avanguardia per il riutilizzo dell’energia e dell’acqua piovana nel ciclo produttivo. Tanto per citare un esempio, oltre il 60% dell’energia utilizzata per i test delle batterie e dei motori sarà recuperata tramite degli accumulatori e reindirizzata per alimentare nuovi processi. Una nuova struttura altamente tecnologica sotto tutti i punti di vista, con robot collaborativi, che adattano il loro comportamento in base alle esigenze dell’operatore, e di digital twin, che creano una replica digitale di prodotti e processi.
Tutte soluzioni che permettono così di mettere la tecnologia al servizio dei lavoratori, sgravandoli così dai compiti più gravosi elevandone ulteriormente il ruolo nel processo produttivo con l’obiettivo di assicurare l’eccellenza e la cura dei dettagli che da sempre rappresentano il marchio di fabbrico dell’intera gamma Ferrari.
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