Ferrari di coppia
Le due Ferrari hanno chiuso in parata, vent’anni dopo la doppietta firmata da Schumacher e Barrichello. Vasseur è stato bravo a congelare subito la situazione, a togliere a Leclerc ogni sogno di gloria, ordinando immediatamente di rispettare le posizioni per evitare guai. Sainz, come 190 giorni prima a Singapore, si era guadagnato la vittoria fin dalle qualifiche, stando ancora una volta davanti al compagno di squadra, poi l’ha legittimata con un ritmo di gara che non ammetteva dubbi, infilando giri veloci uno dietro l’altro quando c’era da mandare dei messaggi. Se Carlos non avesse dovuto saltare la gara di Gedda per l’appendicite, probabilmente oggi sarebbe in testa al campionato. Ma non è con i se che si scrive la storia di questa stagione, probabilmente meno scontata di quanto credevamo. La Red Bull, almeno quella di Max resta la favorita per il mondiale piloti, anche se in Australia pur senza guai, per Verstappen non sarebbe stato facile battere Sainz. Ma i progressi di una Ferrari che in Australia è stata costante dal primo all’ultimo giro, fanno pensare ad una Scuderia in lotta per il Mondiale Costruttori dove potrà contare su una squadra compatta, due piloti che si equivalgono contro una Red Bull che ha solo Verstappen visto che Perez, rimasto solo a difendere i colori del team, ha chiuso a 56 secondi dal vincitore. Se Charles non si farà prendere dalla smania di strafare per riprendere la leadership in squadra, come sabato in qualifica ad esempio, lui e Carlos potranno collaborare fino alla fine per far crescere la SF-24. Un po’ come hanno fatto in inverno, quando l’ombra di Hamilton non era ancora presente. Ma questo è un altro discorso. Non è il tempo dei rimpianti, ma solo della gioia. Abbiamo scritto gioia, non noia. Quella forse se ne è andata.