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F1. Matteo Bobbi in esclusiva: “Dieci anni in Sky. Red Bull team da battere ma Ferrari ha fatto passi avanti"

Sky Sport F1 ha presentato oggi il programma motori del 2024. Ecco le considerazioni di Matteo Bobbi in attesa del Gran Premio del Bahrain

La Formula 1 scalda i motori. Tutto è pronto al via della stagione che si preannuncia più entusiasmante che mai, fuori e dentro la pista. Quest’oggi a Milano Sky ha presentato quello che sarà il programma dedicato ai motori per il 2024. Tante novità, come Davide Camicioli, Ivan Capelli e Vicky Piria alla conduzione di Paddock Live Show, ma anche conferme degne di nota. Prima tra tutte la presenza rafforzata di Matteo Bobbi e della sua Sky Sport Tech Room e non solo. Infatti, oltre al suo “stanzino”, lo vedremo spesso in pista insieme a Mara Sangiorgio. Abbiamo avuto la possibilità di intervistare in esclusiva Bobbi prima della sua partenza per il Bahrain, dove si disputerà il primo Gran Premio dell’anno. Ecco le sue considerazioni su tutto che ci aspetta nel nuovo campionato 2024.

Iniziamo con la prima domanda. Oggi Sky ha presentato la programmazione motori per la stagione 2024. Quale ruolo ricoprirai?
“Il mio ruolo continuerà ad essere centrale in quelle che sono le analisi sia tecniche che di guida, in continuità con quello che faccio da dieci anni. Mi fa piacere sottolineare infatti che questa sarà la mia decima stagione con la famiglia Sky perché è un qualcosa a cui tengo molto. Ci saranno ovviamente delle novità anche per quanto riguarda me. Saranno principalmente due. La prima è che sarò in pista per un certo quantitativo di Gran Premi, circa una decina. Un qualcosa in più rispetto alle passate stagioni. Quando sarò in studio a Milano avrò uno spazio molto più tecnologico in cui potrò analizzare in maniera ancora più immersiva quelle che sono le novità, gli stili di guida, i grafici e quant’altro”.

Domanda sul dietro le quinte, come si organizza la squadra di Sky Sport F1?
“Ognuno di noi ha il suo ruolo partendo dal nostro capitano, perché mi piace chiamarlo così, Carlo Vanzini che, oltre ad essere la voce del commento, è anche il nostro allenatore. Ha in mano la gestione di tutta la squadra e quindi di farci giocare nei ruoli in cui siamo più adatti. Poi ci tutto gli altri, come Davide Camicioli, Vicky Piria, la nostra novità di quest’anno, ed Ivan Capelli che si occuperanno di quello che è il pre e il post evento a Paddock Live Show. Io al commento tecnico insieme a Marc Gené, che è anche la seconda voce della telecronaca insieme a Vanzini e Roberto Chinchero. Ovviamente anche la nostra instancabile Mara Sangiorgio dai box che sarà in giro per il mondo a raccontarci sempre in maniera puntuale il tutto”.

Ti abbiamo visto seguire e commentare i tre giorni di test prestagionali in Bahrain. Prime impressioni?
“La Red Bull rimane indubbiamente la macchina e il team da battere, soprattutto nelle mani di Verstappen perché già Perez sembra avere qualche problemino in più. Hanno fatto ulteriori passi in avanti perché, nonostante avessero stravinto la passata stagione, sono riusciti ad alzare ulteriormente l’asticella. Poi dopo di loro c’è una folta mischia di contendenti come Ferrari, Mercedes, McLaren, Aston Martin che secondo me andranno di pista in pista a modificare i loro punti di forza. Ci saranno delle volte in cui la McLaren sarà la seconda forza, altre la Ferrari. C’è una grande lotta”.

Red Bull è per tutti i team la squadra da battere. Secondo te chi sarà la vera sorpresa del 2024?
“L’anno scorso la sorpresa è stata Aston Martin ma mi auguro che quest’anno sia il turno di Ferrari, che inizi in una maniera più convincente. Però sulla carta c’è anche Racing Bulls (Visa Cash App RB), non tanto per le primissime posizioni, ma io ho la sensazione che possano andare molto forte quest’anno, occupando con una certa frequenza la Top 6”.

Adesso parliamo in negativo… chi ti ha deluso e ti aspetti essere il fanalino di coda?
“Mi aspetto che possa essere la Haas. Chiaramente è prematuro bollare qualcuno come delusione dopo solo tre giorni di test, dove molti fanno un lavoro particolare. Tuttavia, ho la sensazione che loro per vari motivi possano essere più in difficoltà quest’anno. Spero di sbagliarmi perché in Haas ci sono molte persone italiane che lavorano, una sorta di ‘Ferrarina’, come viene spesso denominata. Alpine ha fatto un lavoro non tanto volto a nascondersi ma più proiettato alla gara. Non si è visto molto quindi. È un team che ha lavorato molto per migliorare la macchina, intervenendo in aree nevralgiche della monoposto. Difficile dire come saranno in pista, però da un costruttore come Alpine se non dovessero arrivare risultati potrebbero effettivamente diventare loro la vera delusione”.

Max guidava la RB20 senza nessun tipo di problema, l’hai detto proprio tu. Come vedi lo stile di guida dei due Ferraristi, Leclerc e Sainz, con questa SF-24?
“Ho notato che la SF-24 è una macchina che si riesce a far guidare meglio da entrambi. Al momento ha dato buoni spunti, più facile da gestire in pista, più prevedibile che dà la possibilità al pilota di ripetere dei gesti sapendo di avere sempre la stessa reazione. Questo da fiducia ai piloti ed è fondamentale. Poi deve diventare anche una monoposto veloce e questo lo scopriremo solo quando veramente daranno il massimo in qualifica. Sono convinto che siano riusciti a migliorare molte delle criticità presenti nella SF-23 dello scorso anno. Il problema è che questo lavoro è stato fatto anche da Mercedes, McLaren, Aston Martin, oltre a Red Bull, che ha migliorato qualcosa di perfetto”.

Tu sei l’esperto tecnico… cosa ne pensi del cambiamento voluto da Adrian Newey per la sua Red Bull. Tutti a copiare la sua filosofia e poi cambia tutte le carte in tavola, un colpo da maestro degno del suo genio, no?
“Non si tira mai a sorte quando vai ad intraprendere un progetto del genere, soprattutto quando hai un gruppo di lavoro forte come quello della Red Bull. Loro erano convinti di avere più potenziale da sviluppare in questa filosofia e, forse spinti anche dalla consapevolezza che gli altri sarebbero andati nella loro direzione, era importante fare un cambiamento drastico. Per il momento la macchina sembra molto rapida, ma per essere giudicata bisognerà attendere circuiti veloci, lenti, caldi, cittadini, con i cordoli alti e così via. Avere una sorta di fotografia a 360° per aver avere una certezza matematica”.

Quasi tutti i team hanno annunciato sviluppi già nei primi appuntamenti. Quale team ha il potenziale per ribaltare la situazione come ha fatto la McLaren lo scorso anno.
“Secondo me queste monoposto hanno ancora parecchio margine di sviluppo perché è una tipologia di regolamento che permette di fatto di poter recuperare. È ovvio che anno dopo anno c’è sempre più una convergenza prestazionale che rende più difficile delle rimonte come visto lo scorso anno. Ho però la sensazione che chi ha intrapreso un nuovo indirizzo tecnico, mi riferisco dunque a Ferrari e Mercedes, possa avere nelle proprie mani più margine di miglioramento rispetto a qualcuno che già era in quell’indirizzo. Certo che questo vale anche per la Red Bull che potrebbe avere nella RB20 parecchio margine da sbloccare”.

Bomba di mercato datata 1° febbraio 2024. Cosa ne pensi di Lewis Hamilton in Ferrari? La rossa ha fatto la scelta giusta in vista del cambio di regolamento? Ricordiamoci di quando Lewis lasciò a sorpresa McLaren per accasarsi in Mercedes… l’ha portata alla vittoria intuendo del potenziale nel progetto…
“E’ presto per dire cosa sarà nel 2026 a livello di nuovi regolamenti. Detto questo, posso dire che l’arrivo di Hamilton in Ferrari sia una cosa positiva per entrambi. Lato Ferrari arriva un pilota dal carisma enorme, con esperienza che potrà attirare all’interno del gruppo di lavoro tecnici o elementi nuovi. Nel progetto di portare Hamilton a Maranello non c'è solamente lui ma un disegno molto più grande. Dalla parte di Lewis, avrà la possibilità di correre per un team nel quale qualsiasi pilota realmente un giorno sogna di poterlo fare. Se questo si tradurrà in un mondiale, io questo non lo so, però posso dire che ci voleva per entrambi in questo momento storico”.

Coppia Leclerc – Hamilton. Due galli posso vivere nello stesso pollaio? Giusto per citare: Verstappen – Ricciardo 2018, Hamilton – Rosberg 2016.
“La sensazione mia è che sia evidente un rischio avere due piloti di quel calibro, però se poi la cosa è accompagnata da una macchina vincente, ben venga. E’ la speranza di ogni team principal avere questo tipo di problemi. Meglio avere due piloti fortissimi e una macchina da mondiale perché è molto più complicato non avere la macchina o non avere il pilota. Certamente devi gestire il tutto, ma ben venga questo genere di problemi”.

Possiamo dirlo finalmente… è race week. Tu sarai in Bahrain per seguire dal vivo il primo Gran Premio della stagione. Pronostico?
“Posso dire le forze che ho visto in campo perché non necessariamente si tradurrà nel risultato. Dico che sarà: Red Bull, Ferrari, Mercedes, McLaren, Aston Martin. Questa è l’idea che mi sono fatto, poi il bello della Formula 1, ma in generale dei motori, è che bisogna fare le qualifiche, correre 57 giri, non si deve sbagliare il pit stop e neanche il pilota deve commettere errori. Tante sono le variabili e le incognite, quindi non per forza vince sempre il migliore, spesso ma non sempre. Godiamocela, ci è mancata e torna dopo uno stop e speriamo che questi ragazzi ci facciano divertire”.

Per te c’è anche un nuovo progetto, ovvero il canale YouTube. Parlacene un po’
“È un qualcosa che volevo fare da un po’ ma poi mancava sempre il tempo. Il problema è che vuoi fare una cosa ma non sai mai quando farlo. Alla fine, mi sono fatto forza ed ho detto: proviamoci! Ovviamente, magari, non sarò lì a produrre video ogni giorno ma non devo fare lo youtuber di lavoro. Era importante per me trovare un modo per stare ancora più vicino agli appassionati, avere il tempo giusto per raccontare le cose che faccio con ancora più possibilità di andare nel dettaglio. La televisione è stupenda ma lì c’è una cosa chiamata tempo televisivo e non posso stare a raccontare un argomento per mezz’ora. Ora avrò la possibilità di farlo e spero, insieme alla TV che è il mio lavoro principale, di dare un qualcosa in più. Per adesso sta andando bene, sono molto contento e il feedback di chi lo segue è positivo. Pian pianino, uno step alla volta, sono un rookie in questo campo”.

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