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F1 | Ferrari: il supporto del flap dell'ala posteriore è nuovo

La Ferrari non ha grandi novità tecniche per Spa-Francorchamps: la squadra di Maranello ha portato degli aggiornamenti all’ala posteriore che sono frutto dell’adattamento della SF-23 alle caratteristiche della pista.

Il tracciato belga è il più lungo fra quelli in calendario e richiede un assetto aerodinamico di compromesso: la prima e terza parte sono velocissime, mentre la seconda è guidata, per quanto con lunghi curvoni in appoggio come Pouhon. Gli aerodinamici, quindi, privilegiano delle configurazioni molto scariche se dispongono di molta downforce generata dal fondo, mentre diversamente cercano soluzioni che permettano un valido accomodamento.

f1 | ferrari: il supporto del flap dell'ala posteriore è nuovo

Dettaglio dell’ala posteriore della Ferrari SF-23 caratterizzata da un Nolder a tutta larghezza e dal nuovo supporto del flap

Photo by: Uncredited

La Scuderia, dopo due GP molto deludenti, scommette sul miglior compromesso possibile: ha deliberato un’ala posteriore con il profilo principale leggermente a cucchiaio e con un bordo d’entrata che tende a “oscurare” l’elemento oltre una certa velocità, mentre si osserva il supporto laterale del flap mobile che va nella direzione indicata da Alpine, ma non utilizza un sostegno alla paratia laterale metallico, perché gli ingegneri di Diego Tondi hanno operato solo con materiali compositi.

f1 | ferrari: il supporto del flap dell'ala posteriore è nuovo

Ferrari SF-23: si noti il supporto dell’ala mobile vecchie che arrivava alla paratia laterale

Photo by: Ferrari

La Ferrari, infatti, non arriva alla larghezza massima concessa dal regolamento come ha fatto finora, ma riduce la resistenza all’avanzamento in un punto che sembra piuttosto sensibile anche per le prestazioni visto che tutti stanno facendo degli sviluppi proprio in quell’area.

Il flap mobile torna a concetti che avevamo visto in un passato recente: non c’è più la vistosa V centrale di un tempo, ma una riduzione di corda nella porzione di ala che risulta coperta dal cofano motore. Non passa inosservato nemmeno il vistoso Nolder che segue tutto il bordo l’uscita: la sensazione è che a Maranello vogliano trovare il grip necessario per non pagare troppo nel T2. Tanto più che se pioverà, come sta diluviando adesso, avere una vettura leggermente più carica potrebbe diventare un vantaggio.

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