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Da Volkswagen ai chip, la nuova vita di Herbert Diess

L'ex numero uno del gruppo VW sarà il nuovo presidente di Infineon, società specializzata nella produzione di microchip

Da Volkswagen ai chip, la nuova vita di Herbert Diess

Dopo l’addio forzato a Volkswagen, l’ex CEO del colosso di Wolfsburg Herbert Diess pronto per continuare la sua carriera all’interno del settore automotive. Forte di una lunga esperienza a capo del gruppo VW e di BWM, il manager austriaco è in lizza per diventare presidente del consiglio di sorveglianza del gruppo di semiconduttori Infineon. I dissidi interni all’azienda tedesca l’avevano portato ai margini, con l’uscita di scena lo scorso settembre e il suo posto preso da Oliver Blume, che in precedenza ricopriva la carica di solo amministratore delegato di Porsche

La nomina di Diess a presidente di Infineon è soggetta a un voto di conferma che verrà espresso in occasione della riunione annuale del produttore di semiconduttori, in programma il 16 febbraio 2023. Se la sua nomina sarà ratificata, Herbert Diess succederà a Wolfgang Eder, 70 anni, che prevede di dimettersi durante la riunione. “Ora è il momento giusto per apportare modifiche al consiglio di sorveglianza”, ha affermato Eder, che ricopre la carica dal 2019. “Dato l’ambiente altamente stimolante in cui opera Infineon, sono lieto di dare il benvenuto al Dr. Diess come candidato ideale diventare il mio successore. Ha un’ottima conoscenza dell’azienda e del panorama del settore.” Per Diess comunque non è la prima volta con Infineon visto che dal 2015 al 2020 aveva ricoperto il ruolo di membro del consiglio di sorveglianza della società. Il produttore di microchip con sede a Neubiberg vicino a Monaco, rappresenta uno dei principali fornitori dell’industria automobilistica.

Stellantis, non solo concept al CES 2023

Tra questi c’è anche il gruppo Stellantis, che ha recentemente annunciato l’intenzione di acquistare chip per un valore di oltre 1 miliardo di dollari da Infineon per sostenere il processo di elettrificazione dei suoi marchi in Europa e in particolare di Peugeot, Fiat, Opel e Alfa Romeo. Infineon ha individuato nel 2023 l’anno in cui la crisi di componentistica volgerà verso il termine proprio nella seconda metà del 2023. Intanto la società ha comunque lavorato per rafforzare la sua posizione e sopratutto la catena produttiva, investendo 1,6 miliardi di dollari a Villach, in Austria, dove è stato inaugurato un nuovo impianto di assemblaggio.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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