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Chrysler Crossfire, una SLK in salsa BBQ

Siamo agli albori del Duemila, una nuova era che porta con sé tante novità. Dopo aver sventato le minacce di una apocalisse, con il Millennium Bug che fortunatamente si è dissolto come una nuvola di fumo, il mondo dell’automobile fila spedito come una grande sportiva su un’autostrada senza limiti di velocità. Il settore è in fermento, la creatività è instancabile, e tra le ondate di monovolume per grandi famiglie, si assiste a un continuo interesse verso le sportive. Da qualche anno si è affacciato sulla scena il fenomeno delle cabrio-coupé, vetture dal tetto rigido scoperchiabile, la cui capostipite è la Mercedes-Benz SLK (R170). Nel frattempo, proprio il Gruppo Daimler a cui appartiere la Casa di Stoccarda, acquisisce la Chrysler, il colosso di Detroit ormai zoppicante. L’obiettivo è quello di creare una sinergia tra due potenze così distanti, per conquistare il mondo intero. Servono auto buone, più europee che americane. Dunque, dopo la 300C e la PT Cruiser, la grande occasione è una sportiva affascinante: la Chrysler Crossfire.

Dal concept alla stradale

Nel 2001 Eric Stoddard disegna il concept della Crossfire, presentato nel 2001 e immediatamente in grado di scatenare l’irrefrenabile desiderio di una buona fetta di popolazione mondiale. Quello stravagante prototipo, così inconsueto e barocco, stimola la volontà dei vertici della Daimler-Chrysler nel dare una possibilità a un modello di serie. Dopo due anni, nel 2003, esordisce la versione definitiva, più pulita e raffinita del concept, ma altrettanto particolare.

chrysler crossfire, una slk in salsa bbq

Chrysler Crossfire, guarda la gallery 2

I suoi lineamenti a prima vista sembrano un po’ goffi, anomali, come una wiener schnitzel sulla quale è stata versata una grossa quantità di salsa bbq, ma assaggiandola il gusto non è male. Le sue linee curve e tese si sposano benissimo con un corpo snello e leggero, dal passo breve, come una purosangue europea. Ed è proprio così, poiché sotto all’audace vestito si nasconde la meccanica della Mercedes-SLK (R170), con la quale condivide anche buon parte delle componenti. L’abitacolo è di chiara ispirazione teutonica, anche se l’impiego di altro pellame, di colori e materiali differenti, rende questo salottino americano un’alternativa di personalità.

Le prestazioni non mancano

La coupé dal lungo e prorompente cofano è la prima versione che esce sul mercato, poi l’anno dopo (2004) spunta fuori dalla sabbia anche la cabriolet, che completa un assortimento per tutti i gusti. Chi vuole solo il tetto rigido può avere la sua Crossfire preferita, idem per chi ricerca una squisita esperienza en plein air. La sportiva germano-americana viene lanciata con un singolo motore, un eccentrico V6 da 3.2 litri aspirato e dal sound marcatamente arrogante, capace di sviluppare 218 CV di potenza. Le prestazioni sono di assoluto livello perché, anche grazie a un peso limitato sulla bilancia, la velocità massima è di 242 km/h mentro lo scatto da 0-100 km/h si assesta sui 6,5 secondi (con cambio manuale), 7 con trasmissione automatica.

chrysler crossfire, una slk in salsa bbq

Chrysler Crossfire, guarda la gallery 6

Il top di gamma è, invece, la SRT-6 che monta un ancora più esuberante propulsore da 3.2 litri da 334 CV provvisto di compressore volumetrico e in grado di spingere la Crossfire verso limiti ancora superiori, infatti il picco di velocità si raggiunge ai 255 km/h. Un successo interessante, considerando che il suo DNA europeo la rende bella e agile anche in curva, quindi non solo un mostro da lanciare su un lungo rettilineo.

Chrysler Crossfire, prodotta a Osnabruck

L’ulteriore particolarità di questa macchina è che non viene assemblata in una fabbrica degli States, ma a Osnabruck in Germania, grazie agli specialisti di Karmann. L’azienda teutonica possiede una lunga lista di collaborazioni proficue con grandi nomi dell’automobilismo, per i quali ha curato le versioni coupé e cabriolet, come in questo caso. Il meccanismo del tetto pieghevole è motorizzato e può piegarsi in soli 22 secondi. Una piacevole chicca per tutti gli amanti del genere. Il progetto Crossfire si interrompe nel 2007, dopo quattro anni di carriera, e 76.000 esemplari venduti in tutto il mondo. Forse viste le premesse ci si poteva aspettare qualcosa in più in termine di numeri, tuttavia non si poteva chiudere uno scatto in più da questa avventura. All’orizzonte la Daimler avrebbe presto chiuso i rubinetti e si sarebbe allontanata da Detroit in fretta e in furia, per lasciare strada libera a Sergio Marchionne e a un altro capitolo chiamato FCA.

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