Auto e moto, cosa c’è dietro il boom di targhe straniere
Cosa sta succedendo
In Italia circolano circa 53mila targhe straniere, 35mila delle quali sono soltanto a Napoli: lo ha affermato Salvatore Vitagliano, broker assicurativo, alla trasmissione “FarWest” che fa presente come, dal punto di vista automobilistico, il capoluogo partenopeo sta divenando “la periferia di Varsavia”. Anna Rea, presidente Adoc (Associazione per la Difesa e Orientamento dei Consumatori), ha dichiarato che “le assicurazioni sono aumentate, anche in maniera esosa e ingiustificata. Non rappresentano nemmeno l’aumento dell’indice dell’inflazione, quest’ultima aumentata del 5,9% nel 2023 mentre l’assicurazione del 7,1%”. In pratica si paga il 6% in più rispetto all’anno precedente. “I ragazzi dai 18 ai 26 anni sono costretti ad assicurare la propria auto in quattordicesima classe, quella in assoluta la più cara, in media sui 1.800-2.000 euro”. Per alcuni motorini, una polizza assicurativa può costare tanto quanto, se non di più, rispetto al veicolo stesso. “Paghiamo il 27% in più rispetto agli altri Paesi europei, diminuiscono gli incidenti e questi sono dati ufficiali dell’Aci e dell’Istat”, sottolinea.
Chi sono gli evasori assicurativi
A causa di questo fenomeno, sono un bel po’ gli italiani che hanno deciso di circolare senza polizza assicurativa. È la città di Prato, in Toscana, ad avere il triste primato delle polizze assicurative più alte in Italia e subito dietro si piazza Napoli con costi elevatissimi delle assicurazioni: per un semplice motorino si spendono anche 1.100 euro con un esborso maggiorato del 64% in più rispetto al resto del Paese.
Qual è “l’escamotage”
I rischi
L’esperto spiega che se la società di noleggio polacca va in fallimento, auto e moto si perdono, spariscono, perché non si è più i proprietari di quei mezzi. “Problema ancora più grosso che parecchie di queste targhe non sono nemmeno in regola. Se oggi un veicolo assicurato all’estero fa un sinistro sono guai per chi lo riceve: per essere risarcito passano mesi se non anni”, sottolinea il broker assicurativo. La domanda sorge spontanea: visto l’altissimo numero di targhe polacche, se avviene un incidente tra due mezzi “uguali” per questo motivo chi paga? “Il più delle volte chi fa da tramite con l’Italia per assicurare veicoli stranieri sono persone poco affidabili”.