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A Messina la prima auto elettrica realizzata interamente da studenti

Realizzata interamente da studenti e docenti la prima auto elettrica che è una perfetta e concreta applicazione dell’economia circolare, è stata presentata a Messina dall’Istituto Verona Trento.

android, a messina la prima auto elettrica realizzata interamente da studenti

Photo by Pixaline – Pixabay

Si tratta della prima auto elettrica realizzata interamente da studenti e docenti, in origine era poco più di un rottame, ma oggi è un vero gioiello di tecnologia, grazie al lavoro portato a termine dagli studenti dell’Istituto Verona Trento, utilizzando solo materiale di riciclo.

Si chiama MEME ed è un veicolo che rappresenta come l’economia circolare non sia solo un sogno o una definizione vuota, ma una realtà concreta e votata all’ecosostenibilità.

La sua realizzazione è stata in primis frutto di uno studio, di una scrupolosa ricerca su innovazione tecnologica e potenzialità che l’elettrotecnica e l’automazione offrono oggi a chiunque sia disposto ad esplorarle e coglierle.

Come nasce la MEME messinese

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Photo by bennphoto – Shutterstock

Per creare MEME, sorprendente auto elettrica che va ben oltre il semplice progetto scolastico, si è partiti da un mezzo abbandonato e vandalizzato, si potrebbe dire un vero rottame, ormai apparentemente senza alcun futuro.

Il vecchio motore termico è stato sostituito con uno elettrico, prelevato da un muletto. Tutti gli altri componenti sono stati recuperati, come il ponte H di diodi di potenza, per l’inversione del senso della corrente e conseguentemente del senso di marcia.

Il motore è stato accoppiato direttamente alla trasmissione originale dell’automobile e buona parte dei componenti elettrici vengono da cabine elettriche di trasformazione. Le batterie sono invece state fornite dal CNR ITAE per essere testate su un veicolo circolante in strada.

Gli studenti dell’IIS Verona Trento si sono occupati anche di dar vita e forma ad un’apposita App per il monitoraggio remoto dello stato di carica della vettura.

La prima auto elettrica realizzata solo con pezzi di recupero

Cosa ci insegna la prima auto elettrica (Made in Italy) realizzata interamente da studenti con elementi di scarto? Gli spunti interessanti sono molteplici. Basti pensare che la macchina non solo funziona, ma risulta adesso superaccessoriata, grazie a sistemi impiegati nella didattica ordinaria, nei laboratori di elettrotecnica, elettronica e automazione della scuola.

Le soluzioni adottate sono davvero all’avanguardia, riducono ad esempio l’assorbimento di energia elettrica e vanno ad ottimizzare il sistema d’accumulo, aumentandone l’efficienza.

Il veicolo è stato anche equipaggiato con un computer che supervisiona numerosi parametri, come la salute della batteria, la temperatura nell’abitacolo e quella del motore.

Non manca neppure un display touch per utilizzare varie App Android, si tratta insomma di un’auto assolutamente competitiva, tranne forse che per l’aspetto, si tratta pur sempre di un prototipo, realizzato con parti di recupero, all’interno di un progetto scolastico.

In ogni caso, l’interesse per il lavoro fatto non è solo sul piano didattico o teorico, per aver perfettamente centrato gli obiettivi di sostenibilità che ci si era posti, l’Istituto Verona Trento ha ricevuto il Premio Imprendi, ideato da Scuola di Imprenditorialità.

L’esperienza, si spera, possa aver incoraggiato gli studenti a trovare soluzioni alla loro portata, che possano risolvere problemi, piccoli, quotidiani, ma anche rilevanti per la società.

Bisognerebbe valorizzare e dare maggiore visibilità a progetti di innovazione e imprenditorialità come questi, che per fortuna non mancano, anche nelle scuole italiane, che spesso non brillano sotto questi aspetti, ma che a ben cercare, hanno molto da dare e da dire.

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