Lo sferragliare del cantiere appena fuori l’albergo, più che un rumore di fondo, è un messaggio: “Lavori in corso”” Operai si danno da fare per issare una nuova torre nell’area che, sempre di più, sta diventando base strategica del gruppo Geely in Europa: un intero complesso, nel cuore di Göteborg, sulle rive del Göta älv, dove hanno sede un centro stile di respiro globale e un reparto ricerca e sviluppo principalmente focalizzato sul mercato europeo. Il nascente edificio sarà occupato dalla Volvo ma, nel frattempo, il nucleo svedese è presidiato principalmente da due marchi cinesi del colosso asiatico: Lynk & Co, noto per aver lanciato la Suv in abbonamento mensile, e Zeekr, che ha appena avviato le vendite in Olanda e Svezia di due modelli, la sport utility X (cugina della Volvo EX30) e la 001. Abbiamo guidato in anteprima quest’ultima, anche se in Italia – se mai accadrà – il modello non arriverà prima della seconda metà del decennio.
ormai
Dimensioni e bagagliaio. I dubbi sul futuro della 001 nel Belpaese sorgono anche perché, a differenza della X – una Suv sotto i 4,5 metri di lunghezza, dunque perfettamente centrata per il nostro mercato – la Zeekr 001 è un prodotto che reinterpreta un format ormai raro: quello della shooting brake. La stazza, poi, è da ammiraglia: 4 metri e 95 di lunghezza per 2 di larghezza, con una capacità di carico dichiarata di 539 litri. Questa, tra l’altro, è solo una delle tante fioriture possibili sul pianale che giace sottopelle, la piattaforma SEA (Sustainable Experience Architecture): una base tecnica modulare, declinata complessivamente in cinque varianti, che la Geely sta infilando in tutte le nuove elettriche nate da marchi di sua proprietà o partecipati (da Volvo a Polestar, passando per Smart). Un’architettura condivisa, che viene poi sviluppata e ottimizzata dai singoli brand a seconda del prodotto al quale è destinata.
Com’è dentro. Anche in Europa, Zeekr punta alla fascia premium del mercato elettrico (i prezzi in Olanda vanno da 59.500 a 67.500 euro a seconda delle versioni). A gridarlo al mondo, più che gli esterni della 001 – dal design a mio parere meno maturo e sofisticato rispetto a quello della più recente Zeekr X – sono gli interni. A un primo contatto, ispezionando l’abitacolo e il ponte di comando si percepisce una buona qualità dei materiali e una certa attenzione alla qualità costruttiva. Non è una novità che le cinesi stiano alzando l’asticella in questo senso, ma qui l’imprinting sembra più svedese. Al netto di qualche cromatura di troppo e di qualche dettaglio stucchevole che discosta la 001 dal minimalismo tout court della Suv compatta X.
Zeekr 001 (2023)
Nel touch screen c’è il potere. Se l’ambiente intorno al posto guida mischia classico e nuovo, la user experience è quasi completamente digitalizzata. I pochi comandi fisici presenti sulla consolle centrale permettono di intervenire sulla ventilazione, di aprire dall’interno il portellone del bagagliaio e lo sportello del portaguanti, ma per semplici operazioni di routine, come la regolazione del volante o degli specchietti, bisogna per forza sfogliare i menu dell’infotainment, selezionare il comando e poi calibrare il tutto digitando sui pannelli tattili delle razze (a senso, perché di frecce retroilluminate non se ne vedono). Insomma, non proprio il massimo della praticità, sebbene si tratti di una logica sempre più diffusa, che richiama, più in generale, alla filosofia di interfaccia che si è imposta con le Tesla, incentrata sul touch screen. C’è di buono che il 15 pollici centrale (abbinato a una strumentazione da 9) è piuttosto chiaro nelle sue logiche e lesto nelle risposte, forte di un’anima Android per il software (comunque customizzato dalla Casa, che nel 2024 riceverà due importanti aggiornamenti over-the-air) e di un “cervello” Qualcomm Snapdragon. Seduti dietro, invece, i passeggeri possono distendere le gambe con comodo, grazie a un passo di quasi 3 metri, e sulle 001 Privilege (l’allestimento più ricco) anche intervenire su clima, sedili, audio e illuminazione attraverso un pannello digitale posto sul retro del bracciolo.
Il powertrain. Il cuore della shooting brake è un pacco batterie da 100 kWh lordi, fornito dalla Catl, con celle nichel-manganese-cobalto. Gli accumulatori garantiscono un’autonomia nominale intorno ai 600 km: da 580 a 620 a seconda delle versioni, con una rete di bordo a 400 volt che supporta la ricarica con potenze in corrente continua fino a 200 kW, arrivando nall’80% in circa mezzora. Fino a 22 kW, invece, il pieno di in corrente alternata richiede circa cinque ore e mezza. Intorno alla medesima batteria, sono due le configurazioni di powertrain disponibili: con un singolo motore da 272 cavalli e 343 Nm e la trazione posteriore, la Long Range Rear Wheel Drive copre lo 0-100 km/h in 7,2 secondi, mentre la 001 Performance All Wheel Drive, che di motori elettrici ne ha due, uno per assale, sale a 544 cavalli e a 686 Nm totali di coppia. Non cambia la velocità massima, sempre autolimitata a 200 km/h.
Come va. Ed è proprio un esemplare integrale (che può anche passare alla sola trazione posteriore per massimizzare l’autonomia e guadagnare una trentina di km in più) il protagonista del nostro test drive: il powertrain bimotore spinge forte e gli oltre 500 cavalli e 600 Nm di coppia mettono la 001 a suo agio in ogni circostanza. Allo stesso tempo, però, non si ha la sensazione di avere in mano un potenziale difficile da gestire: il crescendo in accelerazione è rapido ma progressivo, mai spiazzante. Malgrado le consistenti prestazioni del powertrain, la 001 all wheel drive non ha un carattere smaccatamente sportivo: predilige l’equilibrio generale e nel misto fa i conti con il peso importante, pari a oltre 2,3 tonnellate a secco.
Anche “pneumatica”. Più comodosa che affilata, la cinese – che monta sospensioni a quadrilateri all’anteriore e multilink a cinque bracci al posteriore – si fa apprezzare per il confort di marcia, anche se i rumori di rotolamento potrebbero essere schermati meglio. Una 001 Privilege AWD come questa, tra l’altro, può contare su dotazioni tecniche esclusive come le molle ad aria: l’altezza da terra si può regolare su più livelli con un’escursione di oltre 8 centimetri, in modo da procedere con un certo agio anche sulle strade sterrate. In autostrada, invece, si può contare sull’aiuto di 28 dispositivi tra radar, telecamere e sensori a ultrasuoni, per una guida assistita di livello 2 forte di sistemi forniti da Mobileye. A fine test drive, il consumo indicato dal computer di bordo è di 17,5 kWh per 100 km, per un’autonomia promessa nettamente superiore ai 500 km e non lontana dal dato dichiarato (580 km); per un giudizio definitivo, però, servirebbero però i riscontri del Centro Prove. La versione top di gamma Privilege AWD è proposta in Olanda al prezzo di 67.500 euro. Tutte le 001 sono offerte con otto anni di garanzia sulla batteria e cinque anni o 100 mila km sull’intero veicolo, con la possibilità di estendere la copertura di altri cinque anni (fino a 200 mila km) effettuando la manutenzione all’interno della rete del marchio.
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