Il primo round della stagione 2023 della MotoGP è stato finora ricco di spunti di discussione, a partire dal terribile incidente di Pol Espargaro, avvenuto venerdì nella FP2, che ha procurato fratture alla mascella e ad una vertebra dorsale, oltre ad un trauma polmonare, al pilota della GasGas.
L’incidente ha sollevato numerose preoccupazioni da parte dei piloti in merito alla sicurezza del Circuito dell’Algarve, in particolare per la mancanza di un air fence alla curva 10, dove è caduto Pol (cosa che nel frattempo è stata rettificata), e per le continue richieste ignorate di modifiche delle vie di fuga in ghiaia, nelle quali sono presenti sassi troppo grandi, che non favoriscono il rallentamento di moto e pilota in caso di caduta.
Il vice-campione del mondo Fabio Quartararo, per esempio, ritiene che l’aggressività messa in pista da alcuni avversari l’abbiano resa “una giungla”, avvertendo che se non si prendono immediatamente provvedimenti si rischia di dover fare i conti con un brutto incidente. Tuttavia, il vincitore Pecco Bagnaia e Marc Marquez, terzo, non sembrano sposare la tesi del francese.
Tutto questo ha sollevato ancora una volta la questione della possibile formazione di un sindacato dei piloti, con Alex Marquez che ha spiegarlo di ritenerla ormai una necessità impellente per la MotoGP. Cosa che attualmente non esiste, a differenza della Formula 1, dove c’è la Grand Prix Drivers Association (GPDA).
Parlando direttamente della Sprint e di quali dovrebbero essere i limiti previsti per i piloti, e se questi possano essere dettato da loro, Alex Marquez ha detto: “Credo che al momento non abbiamo il potere di farlo”.
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Quando gli è stato domandato che cosa potrebbe cambiare questa situazione secondo lui, ha risposto: “Avere una commissione piloti. E’ un qualcosa che rappresenta il futuro, e potrebbe evitare problemi come quello di ieri con Pol e cose del genere”.
“Dobbiamo parlare con i piloti e vedere chi sarà il primo a fare il primo passo. Ma dobbiamo avere una commissione per i piloti come in tutti gli altri sport”.
I piloti hanno spesso opinioni divergenti sulle questioni da affrontare, ma Alex Marquez che la formazione di una commissione potrebbe permettere di risolvere i problemi più facilmente: “Si potrebbe decidere sulle questioni se c’è una maggioranza di più del 50%”.
Riguardo a chi dovrebbe essere a prenderne le redini, Marquez ha detto: “Non può essere un pilota ora, ma deve essere un ex pilota, o anche un avvocato, perché deve conoscere i contratti, ma anche quello che possiamo o non possiamo fare”.
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