Ferrari, ultima chiamata Melbourne per le ambizioni rosse
Intanto nel Mondiale le Red Bull volano e sia il leader del ranking Verstappen che il vincitore di Jeddah Perez viaggiano già a punteggio più che doppio sul meglio piazzato dei ferraristi che è il regolare ma finora poco incisivo Sainz: venti punti (come Hamilton) contro i 44 del campione in carica e i 43 del suo compagno di squadra. Senza dimenticare Alonso che (tra un su e un già dal podio saudita) “stacca” a trenta punti. Già, a conti fatti la Scuderia è la quarta forza del Mondiale: non è un’opinione ma il responso della classifica Costruttori.
Nel conto vanno anche gli assestamenti legati al nuovo corso ferrarista e – sostanzialmente – il dato di fatto di una monoposto creata da un’organigramma tecnico e sportivo che sta rapidamente cambiando pelle. In prospettiva, occorre anche tenere presente la situazione-piloti, naturalmente per quanto riguarda Leclerc che sta rapidamente bruciando i suoi anni migliori al volante di monoposto che – se non episodicamente – non gli consentono di dare completa espressione al proprio talento. Fa parte del gioco ma questo non significa che Charles non abbia tutte le ragioni del mondo di guardarsi intorno.
Tocca attendere il GP d’Australia e la terza diversa tipologia di circuito in altrettante gare. La controprova “Down Under” dopo la riprova saudita. Sarà l’Albert Park di Melbourne a fare da spartiacque in buona sostanza definitivo tra residue ambizioni e realtà dei fatti. Nemmeno il mese intero di pausa che (causa ennesima cancellazione di Shanghai) separerà Melbourne da Baku potrà modificare più di tanto lo status quo.