Il corpo dell’edificio viene consegnato arrotolato, come un materassino. Gonfiato d’aria, inizia a prendere forma e volume fino a definire una geometria con quattro pareti verticali e un tetto. A quel punto, una colata di cemento viene pompata per dare alla struttura peso e consistenza. Si genera così, in breve, una casa basata sulla tecnologia Gonfiabile Flexible Factory Formwork (IFFF), progetto di nuova generazione pensato da Automatic Construction che promette di rivoluzionare in termini di tempi e costi il settore del pre-fabbricato.
La start-up di New York sta testando, infatti, un’inedita tecnica che sfrutta un modulo in PVC che serve come cornice portante: una volta riempito da un convenzionale compressore d’aria da costruzione, ciò che si concretizza è una doppia struttura. La prima, soprannominata shoring, è più nascosta e rappresenta l’elemento di sostegno principale. La seconda, invece, è propriamente la casa gonfiabile prefabbricata che, aspirata via l’aria, lascia poi spazio al calcestruzzo. Una volta che l’amalgama di calce e argilla si solidifica, quindi, lo shoring che è servito per il puntellamento viene decompresso e sfilato (per poi essere riutilizzato per altri stabili).
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