Ci eravamo ormai abituati a vederle svelate pezzo dopo pezzo, tassello dopo tassello, ma finalmente Triumph ha fatto il grande passo, mostrando in toto le sue MX 250 2024.
L’azienda inglese ha lavorato ancora una volta a modo suo: dopo aver molto velatamente svelato il telaio e il motore dei loro primi modelli da cross, da Hinckley hanno mandato in pista Ricky Carmichael e Evan Ferry a sgasare un po’ con le nuove moto.
Saranno effettivamente solo pochi minuti di azione ma in realtà si può capire ben più di qualcosa su come siano fatte le prime Triumph della storia per il motocross.
Triumph MX 2024 test Ricky Carmichael
Come sono fatte le nuove Triumph MX 2024?
È comunque possibile fare un’analisi a prima vista di alcune caratteristiche della moto, parlando di ciclistica, motore e perché no, anche di ergonomia. In un certo senso, noi di GetDIRT, lo abbiamo già fatto, in un video che vi lasciamo qui sotto:
Ciclistica
Partiamo parlando di quello che Triumph aveva già svelato e cioè il telaio. Come già noto, il pezzo sarà in alluminio (sostanzialmente come quello delle giapponesi) ma con la forma in “stile classico” e cioè con una trave singola su cui poi viene appoggiato il serbatoio. Come ricorda l’azienda, il telaio è interamente saldato a mano.
Capitolo sospensioni: per l’esordio nel mondo del racing Triumph si affiderà a forcella e monoammortizzatore Kayaba. L’impianto frenante sarà invece affidato a Brembo.
Più dubbi invece per quel che riguarda il forcellone: forma lunga e assottiglia che ricorda vagamente qualcosa di austriaco…
Motore
Non aspettatevi di trovare numeri in questo capitolo di analisi della Triumph 250 MX 2024. L’azienda, infatti, non ha rilasciato nessun dato ufficiale su quel che riguarda la potenza, la coppia, la cilindrata e via dicendo della moto.
Proviamo però a fare delle previsioni (anche in base a ciò che ha dichiarato Triumph negli scorsi mesi): l’erogazione della potenza dovrebbe essere piuttosto rotonda e il rapporto peso-potenza dovrebbe rappresentare una delle migliori opzioni sul mercato.
In un certo senso potremmo per dire di aver già visto questo motore. In alcuni tratti ricorda infatti quello di KTM, soprattutto per quanto riguarda il coperchio delle punterie (su cui mancano le guarnizioni a mezza luna), i carter esterni, il tendicatena e la testata.
Similitudini con la KTM le troviamo poi anche nello scarico: il silenziatore è piuttosto corto, per quanto possa essere corto un silenziatore di un 4T…, con il barilotto sul collettore.
Una novità è rappresentata dal tappo per il radiatore. Non sarà una cosa rivoluzionaria ma è stato strano vederlo in plastica con la zigrinatura dopo anni di tappi in alluminio con le alette.
Se a Brembo è affidato il reparto freni, all’azienda italiana si fa affidamento anche per quel che riguarda la frizione. Frizione che sarà idraulica. La moto, inoltre, ha i comandi per cambiare le mappature al manubrio con tasti che sembrano più grandi rispetto alla media.
Triumph MX 2024 motore
Ergonomia
La moto sembra essere molto molto stretta, con un codino sottile e sella e plastiche raccordate molto bene tra di loro. L’obiettivo è quello di consentire al pilota di muoversi agilmente sulla moto. Un obiettivo che non crediamo vi suoni nuovo: questo è praticamente il mantra del motocross moderno.
Il manubrio è un Renthal Fatbar senza traversino mentre le manopole sono marchiate ODI.
Triumph MX 2024 test Evan Ferry
Maggiori dettagli sulle duemmezzo inglesi saranno comunque svelati a breve e comunque certamente prima di Anaheim 1. Da lì inizierà l’avventura racing di Triumph che passerà dal Supercross in America e dal Mondiale MX2 in Europa.
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L’articolo Triumph MX 2024: finalmente in azione le nuove moto proviene da Get Dirt.