Gli autovelox in tangenziale a Treviso
I timori
La sentenza ha avuto un effetto deflagrante a Ca’ Sugana. «Siamo preoccupati – conferma il sindaco Mario Conte – siamo in contatto col Ministero alle Infrastrutture per capire se è possibile trovare un punto d’incontro tra la normativa e la necessità di garantire la sicurezza sulle strade oltre che difendere i bilanci dei comuni». E poi il dubbio: mantenere accesi gli autovelox in Tangenziale o spegnerli fino a quando non ci sarà un ulteriore chiarimento? Il sindaco era quasi rassegnato a dover bloccare tutto per evitare una pioggia di ricorsi. Ma, al termine di un giro di consultazioni tra ufficio legale e comando della Polizia locale, la posizione è cambiata. E l’amministrazione ha deciso di tirare dritto: «Preso atto dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione – è la posizione ufficiale – fermo restando un maggiore approfondimento delle motivazioni e delle conseguenze del citato provvedimento anche con la ditta che fornisce la strumentazione, si ritiene opportuno mantenere operativi i sistemi di rilevazione della velocità considerato che i termini per la eventuale notificazione delle sanzioni possono scadere successivamente all’emanazione di ulteriori pronunce giurisprudenziali o auspicabili provvedimenti normativi o regolamentari». Tradotto: non si cambia.
«Ãˆ una sentenza che ci preoccupa molto – ribadisce Conte – che ci impedisce di garantire la sicurezza stradale e di limitare la velocità in quelle arterie considerate più a rischio. Una sentenza che però va analizzata in modo approfondito e che faremo nelle prossime ore sovrapponendola anche col nuovo Codice della Strada. Poi siamo pronti a chiedere un confronto col Ministero delle Infrastrutture per capire come si può agire per garantire i comuni che hanno già emesso un bilancio di previsione».