“Stop ai motori termici nel 2035? Irragionevole e lesivo”
Il piano europeo
Nello scorso giugno il Parlamento Europeo ha dato il consenso al bando delle auto termiche nel Vecchio Continente a partire dal 2035. Questo è uno dei punti chiave contenuti nel documento “Fit for 55”, il pacchetto presentato dalla Commissione europea per combattere i cambiamenti climatici e decarbonizzare l’economia continentale. I legislatori, riuniti in sessione plenaria, hanno varato una soluzione che cambierà il mondo delle quattro ruote, visto che le Case automobilistiche saranno obbligate a vendere soltanto veicoli elettrici a partire dal 2035.
Fit for 55
Il programma “Fit for 55” fissa il traguardo di abbassare le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. Il pacchetto mira ad allineare la normativa dell’UE al raggiungimento del target previsto fra otto anni, ma sono molteplici i vari obiettivi climatici fissati: garantire una transizione giusta e socialmente equa; mantenere e rafforzare l’innovazione e la competitività dell’industria dell’UE assicurando nel contempo parità di condizioni rispetto agli operatori economici dei paesi terzi; sostenere la posizione leader dell’UE nella lotta globale contro i cambiamenti climatici.
I dubbi di Meloni e non solo
I problemi infrastrutturali
Per effettuare la sospirata transizione energetica, l’Europa e l’Italia hanno bisogno di più stazioni di ricarica, un ostacolo che cercheranno di risolvere entro i prossimi anni. Attualmente esiste un piano per costruire tre milioni di punti di ricarica in tutto il continente europeo entro il 2029, con l’Italia che dovrà costruire più di 54.000 punti di ricarica entro il 2024, e ben 350.000 entro il 2029. La strada è lunga, ma il destino – in teoria – sembra già tracciato.