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Stellantis prepara gli e-fuel per l’Europa: test positivi

I carburanti sintetici di Aramco si sono dimostrati compatibili con 28 milioni di veicoli già presenti in Europa

Stellantis prepara gli e-fuel per l’Europa: test positivi

Il gruppo Stellantis fa un passo importante nella diffusione degli e-fuel anche in Europa. Dopo diversi mesi di test effettuati nei diversi centri di ricerca presenti nel Vecchio Continente, l’azienda guidata da Carlos Tavares ha riscontrato come 28 milioni di modelli attualmente in circolazione, venduti a partire dal 2014, siano già compatibili con l’utilizzo di carburanti sintetici di tipo “drop-in”, senza dunque necessità di alcuna modifica al gruppo propulsore.

I risultati ottenuti da Stellantis 

A fornire gli eFuel per i test è stata Aramco, colosso petrolifero attivo anche nel settore della chimica e dell’energia. In particolare i carburanti utilizzati sono stati ottenuti sfruttando la reazione tra idrogeno rinnovabile che viene fatto reagire la CO2, catturata direttamente dall’atmosfera o da un impianto industriale. Secondo le più recenti ricerche, questa tipologia di e-fuel sarebbero in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica di un veicolo del 70% durante il ciclo vita rispetto ai carburanti convenzionali.

Aramco e la ricerca sui carburanti sintetici

Aramco attualmente sta lavorando a due impianti dimostrativi per esplorare la possibilità concreta di produrre carburanti sintetici a basse emissioni di carbonio. In Arabia Saudita, Aramco ed ENOWA (Neom Energy and Water Company) stanno collaborando per dimostrare la fattibilità della produzione di benzina sintetica per veicoli leggeri per trasporto passeggeri. Nel frattempo, a Bilbao, in Spagna, Aramco e Repsol stanno esplorando la possibilità di produrre diesel sintetico a basse emissioni di carbonio e carburante per autoveicoli e aeromobili.

L’impegno di Stellantis sugli e-fuel

“La nostra priorità è fornire una mobilità a emissioni zero per tutti, con particolare attenzione all’elettrificazione, – ha commentato Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis – mentre la nostra collaborazione con Aramco costituisce un passo importante e complementare in questo percorso per la flotta di veicoli circolanti. Stiamo esplorando tutte le soluzioni per rafforzare la nostra ambiziosa strategia di diventare un’Azienda capace di raggiungere il traguardo di zero emissioni entro il 2038. Gli eFuel sostitutivi “drop-in” possono avere un impatto massiccio e pressoché immediato sulla riduzione delle emissioni di CO2 della flotta di veicoli esistente, offrendo ai nostri clienti un’opzione facile ed economicamente vantaggiosa per ridurre la loro impronta di carbonio, semplice come la scelta di una pompa di carburante diversa alla stazione di servizio, senza dover apportare modifiche ai propri veicoli”. I test portati avanti da Stelalntis hanno coinvolto 24 famiglie di motori in uso in Europa, con analisi su emissioni allo scarico, capacità di avviamento, potenza del motore, affidabilità, interazioni con l’olio lubrificante, il serbatoio e i filtri, e prestazioni del carburante a temperature estreme, fredde e calde.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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