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Rider mette un lampeggiante sull'auto per evitare il traffico e consegnare le pizze calde: il trucco che costa caro

rider mette un lampeggiante sull'auto per evitare il traffico e consegnare le pizze calde: il trucco che costa caro

Rider mette un lampeggiante sull’auto per evitare il traffico e consegnare le pizze in orario: il trucco che costa caro

Il fattorino di 20 anni che nella zona di Treviso è stato fermato dagli agenti per aver posizionato un lampeggiante sull’auto rischia fino a 5 anni di reclusione. La luce blu in cima al tettuccio della macchina veniva usata dal rider per evitare il traffico e riuscire a consegnare le pizze in tempo.

Ingannava le strade, arrestato

Fingendo di far parte delle forze dell’ordine grazie a un lampeggiante, il rider 20enne sorpassava le altre auto ed evitava il traffico. Tutto per riuscire a consegnare le pizze ai clienti in tempo, prima che si raffreddassero. I carabinieri lo hanno fermato alle 2 del mattino, nella notte tra lunedì e martedì a Castello di Godego, Treviso, e nel suo veicolo gli agenti hanno trovato la luce sospetta. Come riporta il Corriere della Sera, «Il ventenne ha spiegato ai militari in pattuglia di svolgere il lavoro di fattorino per una pizzeria e che il dispositivo luminoso gli serviva proprio per spostarsi con più velocità e libertà lungo le strade della Castellana». Dopo aver ammesso il fatto, gli è stata ritirata la patente ed è stata emessa una denuncia per possesso di segni distintivi contraffatti. Il reato che ha commesso si ascrive all’articolo 497-ter, comma 1, del codice penale, il quale vieta la «detenzione di un contrassegno (un lampeggiante removibile di colore blu, completo di alimentatore) ancorché attualmente non più in dotazione alle forze dell’ordine, ma che ne simuli la funzione, essendo idoneo a trarre agevolmente in inganno i cittadini sulle qualità personali di colui che ne faccia eventuale uso e sul potere connesso».

Il ragazzo dovrà oltretutto rispondere alla presenza di alcuni grammi di hashish, trovati anch’essi nell’auto. Sarà la procura di Treviso a disporre l’iter giudiziario che il rider dovrà seguire prossimamente. Al momento, l’uomo rischia dai due ai cinque anni di carcere.

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