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Musk, parte lo sfottò a Twitter

Musk è l'esatta definizione di imprevedibile: tuttavia, con Twitter è stata raggiunta l'apoteosi

Elon Musk ha un suo mondo, che è circondato da Twitter, contemporaneamente il suo inferno e il suo paradiso. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha cercato invano di acquisire il popolare social network con una sorta di calata dal cielo ostile, salvo poi tirarsi indietro. Nel processo, le sue compagnie e proprio Twitter hanno avuto momenti altalenanti in Borsa, con tanti investitori che hanno dovuto scegliere se rimanere a bordo o vendere, creando dunque una situazione non prevedibile. Musk è l’esatta definizione di imprevedibile, e questo può portare a due possibili punti di vista: quello del genio, che a ragion veduta si prende anche dei rischi intuendo di avere l’idea giusta in mano; oppure quello del folle, che imperversa su tantissimi temi, diventando a lungo termine un inaffidabile personaggio.

Nel corso dell’11 luglio, Musk ha twittato diverse volte, come è uso fare. In uno specifico tweet, ha cominciato la sua offensiva, partendo con un completo sfottò ai danni del social network.

musk, parte lo sfottò a twitter

Nell’immagine, un meme classico, Musk sostanzialmente sostiene che sì, voleva acquistare Twitter, ma non prima di aver chiesto lumi sulla presenza di numerosi bot sulla piattaforma. Una volta tiratosi fuori, sembra che Twitter voglia comunque farsi comprare da lui, e per questo sarà costretta in tribunale a rendere conto effettivamente della conta dei bot.

Twitter ha risposto assumendo un gruppo di avvocati prestigiosissimi e tutti ben preparati, e darà battaglia in tribunale perché, si legge sul New York Magazine, la tesi di Musk sul diritto di tirarsi fuori dall’accordo, sulla base di dati che non ha ottenuto, potrebbe non risultare valida. Inoltre, di fronte ai giudici, i meme non saranno ritenuti… una prova. L’intenzione di Twitter è di forzare Musk a versare i 44 miliardi di dollari di cui si parlava nell’accordo, eventualmente senza averlo tra i piedi nel consiglio d’amministrazione.

In seguito, Musk ha postato un’immagine di Chuck Norris, che nell’immaginario collettivo di Internet è l’uomo che sa fare tutto e che vince sempre, ribaltando ogni rapporto di forza in suo favore (della serie, Chuck Norris spezza un tonno con un grissino). Il messaggio social di Musk sostanzialmente è il seguente: “vincerò io, costi quel che costi“.

Sarà tutto da verificare l’impatto che avrà questa vicenda, che presto diventerà un tormentone, sulle aziende di Musk. Forse la cattiva pubblicità sarà da considerare un’ottima pubblicità, come sostiene un celebre detto nel mondo del marketing. Ma la vera domanda è: cosa ha davvero in mente Elon?

FP | Samuele Prosino RIPRODUZIONE RISERVATA

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