La montagna da scalare è ancora molto alta, ma la sensazione è che la vetta piano piano si stia avvicinando. E’ questa la sensazione con cui Joan Mir ha chiuso il primo weekend della MotoGP 2024 in Qatar. La Honda ha profuso un grande sforzo per modificare la RC213V rispetto al passato e, almeno in termini di feeling, i risultati iniziano a vedersi.
Il problema è che anche la concorrenza ha fatto un balzo in avanti molto importante e quindi il maiorchino si ritrova ancora invischiato nel secondo gruppo, in quella che ha chiamato “Coppa Giappone”. Le moto nipponiche, infatti, hanno fatto praticamente tutta la gara insieme nel secondo gruppetto, che però era piuttosto distante da quelli che stavano battagliando per la vittoria.
“Ho superato molto piloti. Sono partito 18° e poi ero molto vicino ai primi, potevo vedere il gruppo di testa. Sono stato dietro a Fabio per tutta la gara, poi negli ultimi cinque giri ho deciso di superarlo perché pensavo di avere qualcosa in più”, ha detto Mir.
“Ho iniziato a spingere, ho aperto un gap di un secondo, ma ho ucciso la gomma e negli ultimi due giri ho rovinato quello che avevo fatto per tutta la gara. Mi ero divertito lottando per la Coppa Giappone, stando addirittura in testa alla Coppa Giappone. Ma sono stato troppo ottimista negli ultimi cinque giri, perché non mi aspettavo un calo così importante della gomma”, ha aggiunto.
Joan Mir, Repsol Honda Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Mir poi ha quindi tracciato un bilancio del lavoro fatto fin qui dalla Honda, riconoscendo al costruttore di Tokyo di aver cambiato approccio e mentalità. Ora però bisogna proseguire su questa strada se si vuole provare a risalire la china ed uscire dalla “Coppa Giappone”.
“Quello che ho chiesto è di continuare così, di metterci intensità per sviluppare più cose, perché non è sufficiente quello che abbiamo. L’anno scorso abbiamo avuto lo stesso pacchetto tutto l’anno e onestamente è stato mentalmente difficile da gestire. Ora vedo un cambiamento, quindi spero che continuino con questo stato d’animo”, ha concluso.
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