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Morgan Super 3: perché guidare è la cosa più bella?

Prendere e partire, solo con l'obiettivo di guidare: la passione per i motori per me è "tutta qui". Ve lo racconto in questa prova

morgan super 3: perché guidare è la cosa più bella?

Pensate alle persone appassionate di motori che conoscete: la maggior parte di loro, probabilmente, appartiene alla “categoria” dei motociclisti. E come definireste invece chi guida un’auto per passione e non per necessità di spostarsi? E cioè chi l’auto l’ha comprata per divertimento, solo per quelle volte in cui vuole dedicare il proprio tempo libero alla guida?

Il fatto che la parola “automobilista” sia troppo generica per definire noi appassionati fa riflettere, pur considerando che anche tra i motociclisti ci sono quelli che la moto la prendono più per fare un giretto al bar, che per la voglia di guidare sul serio.

Ma esistono comunque più motociclisti che automobilisti, nell’accezione che vi ho appena descritto, secondo cui l’elemento fondamentale è il piacere di guida. Va anche detto che ci sono sempre meno auto in grado di metterti in contatto con la strada, come riesce a fare – appunto – una moto.

Ed è la “macchina” di cui sto per parlarvi, la Morgan Super 3, ad avermi fatto venir voglia di condividere con voi questi pensieri, dopo averla guidata e dopo aver visitato il posto dove questo costruttore esiste, sempre fedele a stesso, da 114 anni.

Perché è così bello guidare

Sono diversi i motivi per cui le auto ci fanno appassionare così tanto: il brivido della velocità, le prestazioni, il suono del motore, l’estetica, le soluzioni tecniche… Per quel che mi riguarda, la cosa più importante in assoluto è guidare. E mi succede anche quando ho a che fare con le moto, le barche, gli aerei, i mezzi di trasporto in generale: quando ne ho la possibilità voglio essere io ai comandi, non mi pesa, non mi stanca, mi emoziona sempre. E vorrei imparare a guidare sempre nuovi “veicoli”, anche quelli più strani o inarrivabili (un’astronave rende l’idea?!).

E sono le sensazioni, le emozioni, i pensieri che provo quando guido a farmi decidere di fare anche trasferimenti impegnativi, di viaggiare per soddisfare questa “voglia”. Nel caso della Morgan Super 3 sono andato in Inghilterra, ma in realtà non voglio dire che sia per forza necessario andare lontano, all’estero come in questo caso.

Quello che conta è approfittare di ogni occasione buona per guidare e per raggiungere luoghi (anche “vicini”) significativi per questa passione dei motori che abbiamo in comune.
E ho colto l’invito di Morgan anche per raccontarvi l’interpretazione che io attribuisco alla passione per i motori, come spiegato più in dettaglio nel video.

Quella voglia irresistibile, che ti fa stare bene

La voglia di guidare, quindi, oltre a regalarci emozioni può anche farci conoscere strade, paesaggi, ristoranti, borghi; ma anche piste, circuiti, edifici storici e musei, che diventano un po’ delle mete di pellegrinaggio se si è “malati” di motori.

E poi ci sono i luoghi che ospitano le sedi dei marchi, dove sono nati i costruttori e dove vengono ancora fabbricate le auto (o le moto) che ci piacciono. Da sempre, nel caso di Morgan, e cioè da 114 anni.

Nel 1909, infatti, Henry Morgan inizia a costruire un veicolo a 3 ruote come mezzo di trasporto per affrontare le salite sulle colline attorno a Malvern, vicino a Birmingham in Inghilterra. Passando poi, non molto tempo dopo, alle competizioni, prendendo parte a delle gare in salita o ai cosiddetti trials, su dei percorsi fuori strada tracciati in mezzo ai boschi. Il tutto continuando ad aggiungere edifici per espandere l’azienda, arrivando fino ai giorni nostri con molti capannoni originali che continuano ad ospitare le attività produttive.

Oltre alla Morgan Super 3 protagonista nel video anche di una prova su strada, in questa sede storica vengono realizzate la Morgan Plus 4 e la Morgan Plus 6, i modelli con quattro ruote e con motori e cambi BMW, 4 cilindri 2.0 turbo e 6 cilindri 3.0 turbo.

Le Morgan non sono auto “fatte di legno”

Nel filmato vedrete le soluzioni tecnologiche scelte per queste Morgan, che al contrario di quello che in molti pensano non sono auto “fatte di legno”. Dal 2019, in particolare, per i 110 anni dell’azienda è stata introdotta la piattaforma CX, una moderna scocca in alluminio con sospensioni a quadrilateri e molle elicoidali (non più a balestra).

E il legno? È ovviamente rimasto nei materiali di rivestimento interni (per cui comunque si possono scegliere anche finiture più tecniche, più moderne) e per le intelaiature delle portiere o dei cofani, usando sempre legno di frassino e delle tecniche di lavorazione ancora fedeli a quelle delle Morgan di una volta.

È rimasta anche l’artigianalità negli assemblaggi e negli allestimenti che si associa a questo storico costruttore inglese, che fa ancora affidamento sulla competenza di persone che si occupano di determinate lavorazioni da più generazioni, tramandando i processi e le procedure ai più giovani.

Questo lato più umano non riguarda solo chi lavora in Morgan, ma anche chi viene a far visita alla fabbrica e prenota un’esperienza di guida noleggiando una macchina sul posto; e ovviamente riguarda anche chi le Morgan le compra, per entrare a far parte di una community di persone che organizza raduni ed eventi molto particolari, diversi da quelli di altri marchi automobilistici.

Le auto divertenti resisteranno al futuro?

Ce lo ha raccontato più in dettaglio Massimo Fumarola, amministratore delegato di Morgan con in passato esperienze lavorative in Lamborghini, Audi, Ferrari, Fiat, Iveco, CNH.

Nel video troverete delle riflessioni sullo spazio che le auto dedicate al divertimento hanno e avranno in un mercato in cui si parla di elettrificazione e guida autonoma, e su come possano invogliare le persone a spendere il proprio tempo libero divertendosi con altri appassionati non solo guidando, ma partecipando a eventi originali e diversi dal solito concetto di raduno o club automobilistico.

Analogamente, anche guidare una Morgan come la Super 3 è un’esperienza diversa dal “solito” concetto, sia di automobile che di motocicletta.

E nel video ho cercato di trasmettervi quanto sia divertente e spensierata la guida di un oggetto così particolare. Buona visione!

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