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Il caso Morgan-Bugo è arrivato in tribunale

Il Festival Sanremo è appena terminato e con esso la sua buona dose di polemiche che ha riguardato la modalità di televoto, contestata da chi avrebbe voluto vedere premiato al primo posto Geolier, ma anche le dichiarazioni politiche di Ghali e Dargen D’Amico. Tutta roba che, dopo avere acceso dibattiti e infiammato tifoserie, non occupa già più i nostri pensieri. Resta invece, impresso a fuoco nella memoria collettiva del pubblico italiano, il caso di Morgan e Bugo. A distanza di quattro anni da quello che, senza saperlo, sarebbe stato l’ultimo momento di spensieratezza prima dello scoppio della pandemia, il numero messo in scena dal frontman degli Bluvertigo sul palco dell’Ariston resta una delle pagine cult della televisione italiana, arrivata persino in tribunale.

il caso morgan-bugo è arrivato in tribunale

Il caso Morgan-Bugo finisce in tribunale.

Proprio così, nonostante le scuse tardive di Morgan alias Marco Castoldi, Cristian Bugatti, in arte Bugo, non ha voluto saperne di perdonare l’ex amico e gli ha fatto causa. Troppo grande il danno di immagine subito durante l’esibizione (prima storpiata e poi interrotta) del brano Sincero alla quarta serata del Festival. L’ex giudice di X Factor, infatti, infastidito dagli errori del compagno nelle precedenti performance, decise di modificare il testo della canzone – “Le brutte intenzioni, la maleducazione la tua brutta figura di ieri sera” – e di cantarlo live davanti ad un pubblico prima confuso e poi inorridito. Pochi secondi, poi la fuga dal palco di Bugo e l’espressione stupita di Morgan che chiede retoricamente: ‘Do stai Bugo?”. Mentre Fiorello e Amadeus accorrono senza capire cosa stia accadendo. Immediatamente quella situazione surreale diventa un meme e, amplificata milioni di volte dalla potenza dei social, si attacca all’immagine di Bugo, che invano cerca di riabilitarsi, partecipando all’edizione successiva.

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La contestata performance a Sanremo 2020.

Dopo quattro anni, il tribunale di Imperia dà ragione al novarese che, dopo avere già ottenuto per vie legali la rimozione dei contenuti illeciti sui social e avere respinto un risarcimento di 3mila euro, chiede 240mila euro di danni a Morgan. “L’udienza segna un momento importante nel percorso legale che Bugo ha intrapreso quattro anni fa, costretto a citare in giudizio Morgan per aver gravemente compromesso la sua reputazione e il suo lavoro” spiega una nota diramata dal suo ufficio stampa.

“Dopo i fatti avvenuti in occasione del Festival di Sanremo 2020, Bugo non ha mai cercato conflitti o controversie pubbliche, ma è stato costretto a intraprendere questa azione legale per difendere la sua dignità e il suo benessere emotivo e professionale. Più volte Morgan è apparso in contesti pubblici denigrando l’immagine del collega. Bugo si affida ora alla giustizia, affinché venga fatta luce su questa situazione e vengano ristabiliti i fatti secondo verità ed equità”. Non sappiamo se “le brutte intenzioni” di danneggiare la carriera del compagno ci fossero davvero, di certo sentiremo ancora parlare a lungo del caso Morgan e Bugo. Almeno fino all’aggiornamento della causa al prossimo 30 aprile.

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