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Michelin, l’Italia avrà un ruolo centrale

La divisione italiana del produttore di pneumatici si prepara a investire 65 milioni di euro entro la fine dell'anno

Michelin, l’Italia avrà un ruolo centrale

Michelin punta forte sull’Italia per la sua crescita futura. E vuole dimostrarlo non solo a parole, ma anche con i fatti: 315 i milioni di euro già investiti nel nostro Paese come parte di un piano quinquennale già concluso, 65 quelli che invece verranno investiti entro la fine dell’anno. Il tutto con un obiettivo ben preciso, un doppio obiettivo: ridurre l’impatto ambientale e sostenere la transizione verso l’elettrico. Per far sì che questo target diventi più concreto che mai la divisione italiana di Michelin ha deciso di affidarsi a Matteo De Tomasi, nominato a capo dell’unità poco più di due settimane fa.

Elettrificazione grande chance

“Per il nostro Gruppo la transizione verso la mobilità elettrica è una grande opportunità – ha esordito ai microfoni de La Stampa – Gli pneumatici per le auto elettriche hanno caratteristiche differenti rispetto a quelli tradizionali perché ci deve essere una minore resistenza al rotolamento per aumentare l’autonomia del veicolo nonostante il peso sia maggiore (per il pacco batterie). E poi devono essere meno rumorosi, quindi stiamo investendo per migliorare il comfort acustico. A questo si somma il capitolo sostenibilità, ma siamo a buon punto perché il primo pneumatico green è stato lanciato nel 1992″.

Doppia sfida

In termini concreti, di prodotto quindi, l’obiettivo di Michelin è quello di riuscire a realizzare entro il 2050 pneumatici che siano completamente sostenibili, il che significa che saranno costruiti utilizzando materiali riciclati o provenienti da fonti rinnovabili. “La sfida, quindi, è doppia: realizzare pneumatici adatti per la nuova mobilità che siano a loro volta sostenibili”, spiega De Tomasi.

Sguardo al futuro

Cosa riserverà il futuro a Michelin? Difficile dirlo, anche per il numero uno della divisione italiana della società, che parla di potenziale leggera flessione rispetto allo scorso anno. “Vogliamo continuare a mantenere i volumi produttivi che ci hanno consentito di essere il primo fabbricante di pneumatici in Italia – ha concluso De Tomasi – Abbiamo da poco concluso l’elettrificazione delle presse di Cuneo e ciò ci permette di ridurre di 4.000 tonnellate le emissioni di CO2 in un anno. È uno dei primi siti al mondo del gruppo ad avere questa tecnologia. Per il futuro, sta partendo la costruzione di una centrale di trigenerazione che consentirà di produrre energia elettrica, vapore e acqua per il riscaldamento e il raffreddamento, consentendo di coprire il 97% del fabbisogno energetico dello stabilimento a partire dal prossimo anno”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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