Michelin lavora su particelle d’usura dei pneumatici e della strada
Lo studio Michelin ha permesso di quantificare meglio il numero di queste particelle che contribuiscono all’inquinamento atmosferico, ovvero PM10 e PM2.5, note anche come polveri sottili. Fino ad oggi, questi dati non erano mai stati verificati da misurazioni sperimentali così precise. I primi risultati mostrano che, tra le particelle emesse dai pneumatici, in media l’1,3% sono PM10 e lo 0,16% sono PM2,5 e possono rimanere sospesi nell’aria.
Questa precisa quantificazione è importante sia per Michelin, per aumentare la comprensione dei legami tra pneumatico, strada e stile di guida, sia per gli enti ufficiali preposti alla stima dell’inquinamento cittadino. Questi dati sono essenziali per la progettazione dei loro modelli di simulazione per la misurazione della qualità dell’aria.
Infine, Michelin ha messo a disposizione dell’industria dei pneumatici e dell’ETRMA (European Tyre & Rubber Manufacturers’ Association) questo sistema per l’analisi delle particelle leggere emesse. L’ETRMA condurrà inoltre una campagna di misurazioni su scala più ampia con l’aiuto di una terza parte indipendente. Sarà lanciata nel corso del 2024 per una durata di circa 18 mesi.
La normativa Euro7 appena adottata dalla Commissione Europea fisserà a breve le soglie regolamentari di abrasione dei pneumatici al fine di ridurre le quantità di polveri sottili emesse in Europa. Questo regolamento ha un proprio metodo di prova per quantificare tutte le particelle di usura degli pneumatici e della strada, in termini di grammi per km per tonnellata trasportata. Consente di misurare le emissioni complessive su larga scala per tutti i pneumatici presenti sul mercato. Quelli che non soddisferanno lo standard non potranno più essere commercializzati.
Alla fine del 2023, il Gruppo ha annunciato la creazione di un laboratorio comune con il CNRS e l’Università di Clermont Auvergne: “BioDLab”. La sua missione è quella di comprendere la biodegradazione delle particelle generate dall’usura, per poi sviluppare strumenti per trovare nuove soluzioni concrete per renderle bio-assimilabili dall’ambiente.
Michelin è inoltre riconosciuta a livello internazionale come leader nel campo della longevità dei pneumatici e delle emissioni di particelle. Una posizione confermata da un test effettuato da ADAC2, l’associazione automobilistica tedesca (Studio pubblicato a marzo 2022) su un centinaio di pneumatici.
Attraverso tutte queste azioni, Michelin vuole comprendere meglio il fenomeno delle particelle generate dall’usura dei pneumatici e il loro processo di degradazione. Gli obiettivi sono molteplici: ridurre le emissioni, fornire risposte scientifiche e sviluppare soluzioni tecniche concrete.
foto: ufficio stampa Michelin
(ITALPRESS).