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Meno automobili inquinanti a Londra: il progetto "ULEZ" arriva nella Greater London, ma costa caro

Traffico londinese in una giornata non tipicamente londinese.

Ultra Low Emission Zone (ULEZ): è il discusso piano del Regno Unito per ridurre l’inquinamento atmosferico delle automobili.

Da martedì 29 agosto è stato ampliato in tutta la “Greater London”, l’area metropolitana della capitale inglese.

Alla maggior parte dei veicoli a gas costruiti prima del 2006 e alle auto diesel precedenti al 2015 viene ora applicata una tariffa giornaliera di 12 sterline e mezzo per entrare nell’area a “emissioni molto basse”.

Il piano, che nel 2019 copriva solo il centro di Londra e nel 2021 si era allargato ai sobborghi della metropoli, è arriva a coinvolgere oltre 9 milioni di persone.

I motivi del “Sì” a ULEZ li spiega Hirra Khan Adeogun, co-direttrice per le campagne e l’impatto di “Possible”.

“Per troppo tempo, i londinesi più poveri sono stati colpiti dal dominio automobilistico di massa, in cui le automobili sono state poste al vertice delle infrastrutture politiche. E questo, adesso, è un modo per iniziare a tornare indietro. Sappiamo che entro il 2030 dovremo ridurre l’uso della nostra auto di almeno il 25%. E ULEZ è solo un piccolo passo per arrivare a questo obiettivo”.

La reazione degli automobolisti all’allargamento di ULEZ è stata furibonda. E molte telecamere del traffico a Londra che leggono le targhe delle auto sono state danneggate.

Oltre al traffico caotico della metropoli, ora gli automobilisti proprietari di automobili considerate inquinanti dovranno pagare tariffe d’ingresso nella “Greater London”.

“Quindi, da ora in poi non guadagnerò più soldi per poter pagare le tasse dell’Università, ma per permettermi di usare la mia auto. Però non potrò andare a lavorare, a causa delle tasse ULEZ. Non potrò andare dal mio medico al Brompton Hospital, perché subito, appena esco di casa, dovrò spendere 12,50 sterline per ULEZ e altre 15 sterline per l’altra tassa, la Congestion Charge…”, racconta lo studente Hirbod Pirnia, arrabbiatissimo.

Secondo gli analisti britannici, questa decisione impopolare, in un contesto di inflazione alta, potrebbe essere cruciale per le imminenti elezioni comunali di Londra, in programma nel maggio 2024, e potrebbe costare la poltrona all’attuale sindaco laburista Sadiq Khan.

A sfidarlo sarà la candidata dei “Tories”, Susan Hall.

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