Le tendine parasole in auto: ecco quando si rischia la multa
Cercare di schermare almeno un poco la propria vettura, tenendola all’ombra, permette di mantenere più bassa la temperatura interna, perché viene assorbita una quantità minore di calore. Questo può aiutarci a ridurre l’utilizzo dell’aria condizionata, che viene spesso accesa appena entriamo in auto, trovandola bollente. Ma non finisce qui. Tenere al riparo la nostra automobile, infatti, consente anche di evitare danni alla carrozzeria e agli interni che potrebbero soffrire di una prolungata esposizione ai raggi solari. C’è addirittura chi ricorre all’utilizzo delle tende parasole anche quando l’auto è in movimento, applicandole sui finestrini posteriori.
Prendendo in considerazione quanto detto fino ad ora, troviamo soltanto elementi a favore delle tende parasole. Questi dispositivi possono quindi essere utilizzati in piena libertà, ogni volta che vogliamo? Vediamo cosa dice il Codice della strada.
Le tende parasole devono però essere ripiegabili e rimovibili, in modo da poter essere tolte e sistemate in un luogo apposito prima che il conducente si mette alla guida. Chi si trova al volante, infatti, deve avere una visibilità perfetta. Per il Codice della strada, è ammesso l’oscuramento di vetri posteriori e lunotto – a patto che ci siano degli specchi retrovisori esterni sui lati, e sia garantita una luminosità del 50% – ma è categoricamente vietato su finestrini anteriori e parabrezza, a meno che non ci sia stato un collaudo.
Il rischio per i trasgressori è quello di incorrere in una sanzione che può andare dai 430 a 1.731 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione, per chi ha posizionato dei sistemi fissi. Coloro che, invece, mantengono le tende parasole rimovibili durante la circolazione possono ricevere una multa dagli 87 ai 344 euro.