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Lamborghini Urus Performante, 666 CV alla prova in pista e in offroad

Assetto più rigido, nuovo differenziale Torsen e 47 kg in meno sulla bilancia. Il V8 sotto il cofano è una furia

lamborghini urus performante, 666 cv alla prova in pista e in offroad

16 CV in più e 47 kg in meno rispetto alla Urus che già conosciamo. Dati che, di per sé, non rappresentano certamente una rivoluzione considerando la facilità di elaborazione del V8 e il peso fisiologicamente generoso. Anche numerose componenti meccaniche ed estetiche sono state aggiornate e, quindi, la domanda sorge spontanea: la nuova Lamborghini Urus Performante è veramente così diversa dalla sorella meno arrabbiata?

La risposta è “sì”, punto. In poche parole, come capirete meglio leggendo qui sotto o cliccando sul video in copertina, è l’esempio perfetto di come tanti piccoli upgrade – all’apparenza quasi insignificanti – possano evolvere, possano migliorare un prodotto già molto avanzato lavorando in perfetta sinergia, con la Performante che si conferma un missile terra-terra su qualsiasi tipo di terreno possiate immaginare di portarla.

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Esterni | Interni | Guida | Prezzi 

Lamborghini Urus Performante: Esterni

A un primo sguardo si capisce subito che non si è davanti a una Lamborghini Urus some le altre: la Performante è più lunga, bassa e larga di circa 2 cm in tutte le direzioni, il che ne esalta la sportività facendola sembrare acquattata a terra più che mai, quasi pronta a scattare. È piazzata ma allo stesso tempo slanciata, soprattutto guardandola di profilo dove i protagonisti indiscussi sono i grandi cerchi fino a 23″ a sette razze. Linee tese scolpiscono le forme, con tagli profondi che dal posteriore corrono fino al paraurti anteriore.

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Per contenere il peso, gran parte delle appendici aerodinamiche e alcuni pannelli della carrozzeria sono stati realizzati in fibra di carbonio: tra queste il cofano motore con due nuove prese d’aria che può essere verniciato della stessa tinta della carrozzeria oppure – optional – in carbonio parzialmente a vista. Anche il tetto può essere dello stesso materiale così come tutti i paraurti, lo splitter e il diffusore. Davanti, due nuove prese d’aria nere favoriscono il raffreddamento dell’impianto frenante, mentre lo spoiler posteriore con pinne laterali in fibra di carbonio aumenta la deportanza del 38%.

Ai lati del diffusore fanno capolino le due coppie di terminali dell’impianto di scarico sportivo realizzato in titanio leggero dagli specialisti di Akrapovič: basta premere il pulsante di accensione per essere colpiti dal ruggito del V8, con la timbrica rauca e cupa che invade l’abitacolo quando si punta al limitatore. Si tratta di un sistema bypass, con una valvola che si apre o si chiude a seconda della modalità di guida selezionata.

lamborghini urus performante, 666 cv alla prova in pista e in offroad

Lamborghini Urus Performante: Interni

Entrando in abitacolo, si capisce subito che la Lamborghini Urus Performante ha un’anima decisamente più sportiva, con i rivestimenti dei sedili, del volante e della plancia che, di serie, sono in Alcantara nera (in alternativa, però, si possono avere in pelle). L’interno delle portiere è adornato da un nuovo motivo esagonale, con le cuciture che possono essere colorate a contrasto della stessa tinta della carrozzeria.

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Come sappiamo, però, le possibili personalizzazioni sono praticamente infinite dato che anche la Performante rientra nel programma Ad Personam di Sant’Agata (volete saperne di più? Ecco il nostro speciale su come si compra una Lamborghini). I clienti possono quindi scegliere singolarmente soluzioni ad hoc che riguardano colori, finiture e rivestimenti, oppure puntare a pacchetti speciali come il “Dark Package” che prevede una serie di elementi interni in nero opaco. Di base, l’infotainment e la strumentazione non sono stati aggiornati, se non per una serie di schermate dedicate a questa Performante.

Lamborghini Urus Performante: Guida

La Urus Performante è lì, ferma, pronta a partire nella pit lane dell’Autodromo di Vallelunga. La giornata è metereologicamente perfetta: la temperatura è mite, il sole illumina la pista e non c’è una nuvola, zero foschia e poco vento. Insomma, il clima ideale. Nonostante abbia già indossato il casco, entrare in auto è facilissimo, con lo spazio che è abbondante in tutte le direzioni. Ci vuole un attimo per regolare elettronicamente sedile e volante che hanno una bella escursione, così come è buona l’impugnatura della corona dello sterzo dal giusto diametro.

Prima di risvegliare la Performante, però, ripassiamo insieme la scheda tecnica (mentre la leggete non dimenticate che stiamo parlando di un SUV). Sotto il cofano batte il superlativo V8 da 4.0 litri biturbo portato a quota 666 CV, con il peso che è stato ridotto di 47 kg (in totale, siamo di poco sopra i 2.100 kg in ordine di marcia) ottenendo il miglior rapporto peso-potenza della categoria. Le prestazioni sono disarmanti, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e una velocità massima di 306 km/h.

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Bene, è il momento di partire. Il V8 si risveglia con un borbottio cupo e, uscendo dalla pit lane, inserisco la modalità Corsa, la più sportiva, e la strumentazione in modo che il contagiri occupi la totalità dello schermo tenendo premuto il tasto “view” sul volante. Il tempo di superare il semaforo… tutto giù. Se non avete mai girato a Vallelunga, forse non sapete che la prima curva, il cosiddetto “curvone” che molte auto da corsa fanno full gas, è perfetto per vedere come lavora l’aerodinamica e la stabilità alle alte velocità.

Basta poco per arrivare al punto di frenata ad oltre 200 km/h: con un colpo di freno si carica l’anteriore e, in percorrenza sollevando il piede dal pedale sinistro, il trasferimento di carico verso il posteriore tende a far allargare la traiettoria all’auto, verso il cordolo e la ghiaia. Qui c’è solo una cosa da fare, una manovra quasi “contro natura” dato si è tentati dal frenare, accelerare e fidarsi della downforce. In questo modo la Urus si acquatta in curva, sale di velocità con una progressione incredibile con la trazione integrale che la tiene incollata e con l’aerodinamica che fa il suo spingendo il posteriore a terra.

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Sembra banale, ma tutto ti aspetteresti da un SUV tranne che un comportamento del genere alla corda. Il nuovo kit estetico ha portato ad un aumento del carico aerodinamico del 38% in più, elemento fondamentale nel garantire una maggiore incisività in pista. Il V8 spinge dannatamente forte, ma quello che mi ha stupito di più in termini di prestazioni assolute è stata la coppia monstre di 850 Nm. Entrando forte in curva e accelerando una volta raggiunto il punto di corda, all’inizio si ha quasi la sensazione di essere sottocoppia perché il cambio non scala con la macchina che sfrutta la marcia già inserita. Perché non scende di rapporto?

Il motivo diventa lampante dai 2.300 giri in su: da qui il V8 è una furia fino al limitatore con il cambio ZF a 8 rapporti, un convertitore di coppia, che tira una fucilata dopo l’altra. È stato aggiornato e si sente soprattutto in modalità Corsa, con ogni cambiata accompagnata da un calcio alla schiena a tutto vantaggio del piacere di guida. Mi è piaciuto anche in modalità automatica: intelligente, sembra leggerti nella mente e anticipare ogni tua mossa. Come sulla Urus che già conoscevamo, i freni sono stati pressoché instancabili: pensate che davanti abbiamo 440 mm di dischi carboceramici, i più grandi del mondo su un’auto di serie.

lamborghini urus performante, 666 cv alla prova in pista e in offroad

L’assetto però è l’elemento cardine del progetto Performance: non ci sono più le sospensioni pneumatiche, con le molle ad aria che sono state sostituire con più sportive in acciaio. L’assetto, quindi, è di base più rigido, super equilibrato su strada (e mai scomodo) e fermo il giusto in pista, con i movimenti di cassa – il rollio e il beccheggio – ridotti all’osso. Non ridotti a zero, attenzione, stiamo parlando pur sempre di un SUV dal baricentro alto, ma percepibili minimamente e sfruttabili in ottica di massimizzare il grip in percorrenza.

A proposito della tenuta, la Urus Performante può montare pneumatici Pirelli P Zero Trofeo R, dei semi slick sviluppati appositamente da Pirelli per questa Lambo da 325 di larghezza al posteriore e da 285 davanti. In curva, immagino si sia capito, questo super SUV va fortissimo e il merito è anche del nuovo differenziale centrale Torsen che è stato ottimizzato nella gestione della coppia in modo da distribuire maggior coppia al retrotreno allargando la traiettoria e aiutando l’anteriore a chiudere verso l’interno curva.

lamborghini urus performante, 666 cv alla prova in pista e in offroad

Proprio dalla particolare gestione del differenziale dipende la nuova modalità di guida “Rally” che ho avuto modo di provare sul circuito offroad di Vallelunga. Come dicevo poco più su, la Urus è incredibilmente veloce anche sullo sterrato, con una ripartizione della coppia che favorisce i sovrasterzi di potenza e una nuova regolazione dell’ESC in grado di sfruttare il controllo di trazione nel mantenere l’angolo di sovrasterzo. Con tutto questo, il sottosterzo è minimo sia in offroad che in pista, con la Urus che esce a cannone dalle curve anche se spinta a sbagliare di proposito l’ingresso in curva.

In poche parole: provatela e non crederete ai vostri occhi quando scenderete da un SUV.

Lamborghini Urus Performante: Prezzi

La nuova Lamborghini Urus Performante è già ordinabile negli showroom del Toro ad un prezzo base tra i 215 e i 230 mila euro tasse incluse, con le consegne ai primi clienti previste entro la fine del 2022.

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