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Lamborghini Revuelto, la prima ibrida plug-in del marchio ha oltre 1.000 cavalli. Le foto

L’Aventador ha finalmente un’erede. Si chiama Lamborghini Revuelto ed è la nuova bandiera tecnologica del marchio che, con questa due posti a motore centrale, entra in una nuova dimensione tecnologica, stilistica e funzionale. Al di là dei giochi di parole la nuova punta di diamante della gamma di Sant’Agata Bolognese rappresenta una vera e propria rivoluzione. Non solo perché si tratta di un’auto ibrida, la prima plug-in del marchio, l’unica ad oggi in grado di viaggiare a emissioni zero, ma anche perché il suo cuore V12 aspirato – e qui i puristi possono tirare un sospiro di sollievo – è stato ruotato di 180 gradi rispetto alla posizione tradizionale e ora integra un cambio a doppia frizione (altra primizia) a otto marce montato trasversalmente e all’estremità posteriore della vettura.

Lamborghini Revuelto

«Pietra miliare nella storia di Lamborghini»

«La nuova Revuelto è una pietra miliare nella storia Lamborghini e un pilastro della nostra strategia di elettrificazione», ha dichiarato Stephan Winkelmann, presidente e amministratore delegato di Lamborghini. «Una vettura unica e innovativa ma allo stesso tempo fedele al nostro Dna: il V12 è il motore simbolo delle nostre supersportive e una parte rilevante dei nostri sessant’anni di storia. Revuelto nasce per rompere gli schemi, coniugando un nuovo motore 12 cilindri alla tecnologia ibrida, trovando un bilanciamento perfetto tra la volontà di offrire ai nostri clienti emozioni mai provate prima e la necessità di ridurre le emissioni».

Il design

Dal punto di vista stilistico la Revuelto ha un’immagine molto forte e molto moderna, fatta però anche di diversi richiami alle sue antenate, dalle porte a forbice della Countach alle proporzioni della Diablo, passando il frontale inclinato in stile Murcielago. Ma qui tutto è portato a un livello superiore sia per efficienza, come dimostrano gli elementi aerodinamici attivi utili ad aumentare la deportanza (fino al 70% al posteriore) senza sporcare la pulizia delle linee, sia per cura del dettaglio, come raccontano le maniglie delle portiere a Y che deviano parte del flusso d’aria verso i radiatori. «Con Revuelto diamo forma all’adrenalina stessa – commenta Mitja Borkert, a capo del centro stile Lamborghini – e il suo design apre la porta sul futuro del nostro linguaggio stilistico». Che all’esterno parla una lingua inequivocabile e lascia a vista il nuovo motore, mentre all’interno fa un deciso passo in avanti nell’integrare le dimensioni digitale e fisica: «Ogni dettaglio dell’abitacolo comunica la nostra filosofia feel like a pilot: sia il pilota che il passeggero (che ha davanti agli occhi un display dedicato, ndr) sono profondamente connessi con il design a Y della plancia e della console centrale, ricevendo la sensazione di essere a bordo di una vettura da corsa e allo stesso tempo di avere un intuitivo bilanciamento tra i comandi analogici e digitali».

Sotto c’è il V12

Il nuovo volante sembra sempre più quello di un’auto da competizione e, tramite i suoi quattro rotori, permette di governare tutti gli elementi che definiscono la dinamica di guida. Le diverse combinazioni dei parametri permettono di avere a disposizione 13 configurazioni che vanno da quella a massima potenza (1.015 cavalli, record nella storia dell’azienda), in cui i tre motori elettrici e il V12 lavorano insieme per sparare il più velocemente possibile la Revuelto verso i 350 all’ora, a quella a emissioni zero, in cui l’esclusivo utilizzo di elettroni trasforma temporaneamente questo missile in quella che probabilmente è anche – ma solo in determinate situazioni, visto che in questa modalità la batteria copre 10 chilometri, 30 minuti la ricarica via cavo, 6 minuti in movimento tramite il V12 – la Lamborghini meno potente di sempre (in elettrico puro siamo a 180 cavalli).

Trazione integrale e tre motori elettrici

E poi ci sono la trazione integrale, perché due motori elettrici disponibili lavorano sull’asse anteriore e uno sul posteriore, il torque vectoring elettrico selettivo, le ruote posteriori sterzanti e un nuovo, potentissimo cervellone che governa le fulminee reazioni della Revuelto per renderle armoniche ma quanto mai efficaci ed emozionanti. «Con quest’auto portiamo l’esperienza di guida Lamborghini a un livello superiore – commenta Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer – facendo un ulteriore salto in avanti in termini di reattività e responsività per rendere la guida tanto emozionante quanto naturale in ogni circostanza».

Fibra di carbonio e sistemi di assistenza alla guida

È per questo che la Revuelto ha un telaio non solo nuovo ma anche innovativo, fatto in gran parte di fibre di carbonio di diverse dimensioni e proprietà lavorate con procedimenti molto diversi tra loro per renderle più poliedriche nel loro utilizzo, così da far diventare la vettura sì più rigida e leggera, ma pure più efficace nell’assorbire eventuali malaugurati impatti. Perché un gioiello così estremo, paradossalmente, diventa molto più utilizzabile dei modelli V12 che l’hanno preceduta: le prestazioni monstre e l’attitudine pistaiola vanno di pari passo con la fruibilità nella guida di tutti i giorni, situazione in cui i fortunati proprietari godranno anche dell’efficacia dei sistemi di assistenza alla guida di livello 2.

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