Si fermano, all’improvviso. Poi riprendono la marcia, salvo bloccarsi di nuovo. È quanto sta accadendo, in queste settimane, ai nuovi tram Gtt, gli Hitachi 8000. Per intenderci: quelli gialloblù, lunghi 28 metri, in grado di accogliere 200 passeggeri, in servizio dall’11 settembre scorso sulla linea 9. Lungo le strade torinesi, oggi, ce ne sono sei. Fanno parte del pacchetto da 70 mezzi acquistato due anni fa dal Comune per 175 milioni, fondi del ministero dei Trasporti. Tutti e sei hanno un problema: gli stop inattesi lungo il loro percorso.
Un malfunzionamento dettato da un problema tecnico: i sensori dei sistemi di sicurezza si attivano in maniera «troppo frequente e intempestiva». Così ha spiegato ieri, in Consiglio comunale, l’assessora ai Trasporti, Chiara Foglietta, rispondendo a un’interpellanza di Giuseppe Catizone (Lega).
Quelli tecnici, per altro, non sono gli unici problemi dei tram gialloblù. Ce n’è un altro, emerso dai primi viaggi: quello delle dimensioni. Gli Hitachi 8000, infatti, sono troppo grandi per circolare lungo alcune strade torinesi. Una in particolare: via Napione, a Vanchiglietta. Per questo, lungo questo asse, il Comune farà tagliare le banchine laterali: saranno limate «di pochi centimetri» assicura Foglietta.