Hyundai – Un futuro di idrogeno e servizi connessi
Non solo su ruota. Le soluzioni a idrogeno che la Hyundai sta sviluppando non si limitano al settore dei trasporti (auto, camion e pullman), ma coinvolgeranno anche tram, navi, generatori di corrente e mobilità aerea avanzata, venendo così incontro a quanto approvato durante la Cop28 di Dubai dello scorso dicembre. Tramite la divisione Htwo, la Hyundai seguirà direttamente ogni passaggio della catena produttiva dell’idrogeno, dalla produzione allo stoccaggio, dal trasporto all’utilizzo. Entro il 2035, Htwo conta di acquistare tre milioni di tonnellate di idrogeno all’anno per alimentare attività quali la logistica pulita, la produzione di acciaio e la produzione di energia.
Idrogeno (anche) dai rifiuti. La Hyundai sta lavorando anche ad elettrolizzatori a scambio protonico (PEM), che permettono di produrre idrogeno per elettrolisi dall’acqua, su ampia scala, nell’ordine dei megawatt. L’obiettivo è ridurre il prezzo di commercializzazione dell’idrogeno ottenuto con questa tecnologia, più efficace e pulita rispetto ai più diffusi elettrolizzatori alcalini. A questo si aggiunge anche lo sviluppo di metodi di produzione dell’idrogeno a partire dalla gassificazione dei rifiuti plastici e dal biogas generato dalla fermentazione di rifiuti organici come cibo e letame. I primi progetti di generazione di idrogeno dai rifiuti partiranno in Indonesia, con la realizzazione di mini-hub di produzione di idrogeno a partire dagli scarti delle comunità locali. Per quanto riguarda l’utilizzo vero e proprio, la Hyundai continuerà a sviluppare i suoi veicoli commerciali a idrogeno e la relativa infrastruttura necessaria a ricaricarli, già operativa in alcuni siti degli Stati Uniti: il porto di Oalkand, per esempio, punta alla completa decarbonizzazione con l’utilizzo di 30 camion Xcient a celle a combustibile, mentre lo stabilimento Hyundai in Georgia sfrutterà gli stessi mezzi per la gestione della logistica interna.
Transportation-as-a-service. L’obiettivo ultimo del gruppo coreano, più lontano nel tempo, prevede l’evoluzione delle automobili in veicoli gestiti dalla AI e da algoritmi di machine learning, capaci di apprendere e migliorare costantemente, velocizzando sviluppo e aggiornamenti. Un passaggio che dovrebbe portare all’idea di trasporto come servizio, e non più come oggetto, in cui chiunque può accedere a servizi di mobilità in base alle proprie esigenze, a prescindere da quale hardware utilizzare, che sia l’automobile, un pullman o un taxi a guida autonoma.
L’accordo con Samsung per la domotica. Nei giorni immediatamente precedenti il Ces 2024, è stato annunciato un accordo con la Samsung per l’ampliamento dei servizi della piattaforma SmartThings, che presto comprenderà anche i veicoli elettrici del Gruppo coreano, che comprende anche la Kia. Come da memorandum d’intesa, le due società lavoreranno per lo sviluppo dei prossimi device connessi, che potranno così far dialogare auto e casa: per l’infotainment, il controllo remoto dei dispositivi, ma anche la gestione intelligente della ricarica dell’auto e l’alimentazione della casa.