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Hyundai – Un futuro di idrogeno e servizi connessi

hyundai – un futuro di idrogeno e servizi connessi

Hyundai – Un futuro di idrogeno e servizi connessi

La Hyundai ha già annunciato i suoi piani per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con l’obiettivo di utilizzare solo energia rinnovabile nei suoi stabilimenti all’estero, e in tutte le strutture del gruppo entro il 2050. Manco a dirlo, l’idrogeno giocherà un ruolo chiave in questa transizione e il Ces di Las Vegas è l’occasione per delineare le attività e i piani industriali che lo riguardano.

Non solo su ruota. Le soluzioni a idrogeno che la Hyundai sta sviluppando non si limitano al settore dei trasporti (auto, camion e pullman), ma coinvolgeranno anche tram, navi, generatori di corrente e mobilità aerea avanzata, venendo così incontro a quanto approvato durante la Cop28 di Dubai dello scorso dicembre. Tramite la divisione Htwo, la Hyundai seguirà direttamente ogni passaggio della catena produttiva dell’idrogeno, dalla produzione allo stoccaggio, dal trasporto all’utilizzo. Entro il 2035, Htwo conta di acquistare tre milioni di tonnellate di idrogeno all’anno per alimentare attività quali la logistica pulita, la produzione di acciaio e la produzione di energia.

Idrogeno (anche) dai rifiuti. La Hyundai sta lavorando anche ad elettrolizzatori a scambio protonico (PEM), che permettono di produrre idrogeno per elettrolisi dall’acqua, su ampia scala, nell’ordine dei megawatt. L’obiettivo è ridurre il prezzo di commercializzazione dell’idrogeno ottenuto con questa tecnologia, più efficace e pulita rispetto ai più diffusi elettrolizzatori alcalini. A questo si aggiunge anche lo sviluppo di metodi di produzione dell’idrogeno a partire dalla gassificazione dei rifiuti plastici e dal biogas generato dalla fermentazione di rifiuti organici come cibo e letame. I primi progetti di generazione di idrogeno dai rifiuti partiranno in Indonesia, con la realizzazione di mini-hub di produzione di idrogeno a partire dagli scarti delle comunità locali. Per quanto riguarda l’utilizzo vero e proprio, la Hyundai continuerà a sviluppare i suoi veicoli commerciali a idrogeno e la relativa infrastruttura necessaria a ricaricarli, già operativa in alcuni siti degli Stati Uniti: il porto di Oalkand, per esempio, punta alla completa decarbonizzazione con l’utilizzo di 30 camion Xcient a celle a combustibile, mentre lo stabilimento Hyundai in Georgia sfrutterà gli stessi mezzi per la gestione della logistica interna.

La strategia software. L’altro fronte sul quale si sta muovendo la Hyundai è quello del software e – manco a dirlo – dell’intelligenza artificiale. A Las Vegas la Casa coreana presenta la strategia Software-defined Everything (SDx), per la realizzazione di un ecosistema di mobilità capace di soddisfare le esigenze degli utenti sempre e ovunque. In concreto, questo si tradurrà inizialmente nei Software-Defined Vehicles, ossia auto progettate con i metodi di sviluppo software, che separano hardware (l’auto) e il codice (il sistema operativo, ma anche la rete interna e i controller), così da permettere aggiornamenti e miglioramenti indipendenti per entrambi. Un approccio che permetterà anche una più facile gestione delle flotte, con strumenti di analisi e monitoraggio in tempo reale a disposizione dei clienti. Per quel che riguarda l’esperienza utente, il Gruppo Hyundai lavorerà a un nuovo infotainment che supporti le app di terze parti (anche per non lasciare questo nascente mercato ai soliti Google ed Apple), assistenti vocali e navigatori gestiti dall’AI, come già visto per Volkswagen e altri costruttori.

Transportation-as-a-service. L’obiettivo ultimo del gruppo coreano, più lontano nel tempo, prevede l’evoluzione delle automobili in veicoli gestiti dalla AI e da algoritmi di machine learning, capaci di apprendere e migliorare costantemente, velocizzando sviluppo e aggiornamenti. Un passaggio che dovrebbe portare all’idea di trasporto come servizio, e non più come oggetto, in cui chiunque può accedere a servizi di mobilità in base alle proprie esigenze, a prescindere da quale hardware utilizzare, che sia l’automobile, un pullman o un taxi a guida autonoma.

L’accordo con Samsung per la domotica. Nei giorni immediatamente precedenti il Ces 2024, è stato annunciato un accordo con la Samsung per l’ampliamento dei servizi della piattaforma SmartThings, che presto comprenderà anche i veicoli elettrici del Gruppo coreano, che comprende anche la Kia. Come da memorandum d’intesa, le due società lavoreranno per lo sviluppo dei prossimi device connessi, che potranno così far dialogare auto e casa: per l’infotainment, il controllo remoto dei dispositivi, ma anche la gestione intelligente della ricarica dell’auto e l’alimentazione della casa.

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