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Furti auto, in 10 anni spariti 1,5 milioni di veicoli. I modelli più rubati e le zone più a rischio

A leggere i dati si rimane di stucco. Dal 2013 in Italia 1 milione e 550 mila veicoli: solo 609 mila sono stati ritrovati, di quasi 940mila si sono perse le tracce, instradati su mercati esteri o cannibalizzati e utilizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. A livello europeo il nostro Paese è secondo alla sola Francia, dove però i furti sono in deciso calo. In tutti gli altri stati membri dell’UE si rubano meno di 40 mila veicoli l’anno. Questi i principali trend che emergono da una ricerca di LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp che ha analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno sul 2023.

I modelli più rubati

Lo scorso anno si è registrata una nuova evidente crescita dei furti di veicoli (+7% rispetto al 2022), che hanno raggiunto quota 131.679 unità nel nostro Paese. Dal post Covid in poi questo business criminale ha vissuto una fase di continua crescita, tale da aumentare il livello di allerta registrato soprattutto in alcune aree del nostro Paese, in special modo per i possessori dei veicoli più gettonati dai ladri di auto. Quali sono? In testa la Fiat Panda con 12.571 sottrazioni (1 autoveicolo rubato su 10 è una Panda), seguita dalla 500 (5.889), dalla Punto (4.604), dalla Lancia Ypsilon (4.472), dalla Fiat 500 L (2.637) e dalla Alfa Romeo Giulietta (2.075). Le ultime quattro posizioni sono occupate dalla Smart Fortwo (1.976), dalla Citroen C3 (1.741), dalla Volkswagen Golf (1.465) e dalla Renault Clio (1.365). Oltre la metà dei furti di auto, il 54%, riguarda questi modelli.

Le zone più a rischio

I furti cambiano a seconda delle aree geografiche del paese: quali sono quelle più a rischio? Si conferma la polarizzazione sulle consuete cinque regioni a bollino rosso: nell’ordine Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Qui si registrano 80.559 delle 99.153 sottrazioni totali nazionali: 8 furti su 10 di fatto si concentrano in questi territori. Il dato non sorprende, visti i trend degli anni passati e conferma una volta di più come le organizzazioni criminali privilegino operare all’interno delle grandi metropoli o in alcuni contesti del Sud Italia in cui queste hanno tradizionalmente radicato le proprie attività. Il primato negativo della Campania resta irraggiungibile con 26.045 furti (+9% rispetto al 2022), seguita con distacco da Lazio, con 16.912 episodi (anch’esso in crescita lo scorso anno, del 12%), Puglia (14.978), Sicilia (13.174) e Lombardia (9.750 e +15% vs 2022).

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